Ieri sera i No Tav di sono dati appuntamento a Giaglione per raggiungere il presidio permanente dei Mulini e, ancora una volta, complici i sentieri e la notte amica, sono riusciti ad aggirare le forze dell’ordine poste a difesa del fortino e a raggiungere i resistenti che da mesi ormai presidiano i boschi della Clarea.
Dopo un buon vin brulè per scaldare ossa e cuore, gli attivisti si sono avvicinati alle reti del nuovo allargamento per poter toccare con mano l’ulteriore distruzione portata avanti da Telt.
Ma si sa, i No Tav fanno paura e così i “difensori” del cantiere non hanno tardato, come sempre, a rispondere con una reazione a dir poco sproporzionata : un fitto lancio di lacrimogeni ha così fatto da contorno ad alcune determinate azioni di disturbo alle reti.
La militarizzazione e la devastazione della nostra Valle da parte di chi ha come obiettivo solamente il profitto non è più tollerabile : la Terra è un bene prezioso e in quanto tale va difesa e curata da chi la abita. Lo sanno bene i Valsusini che in tutti questi anni, come nella serata di ieri, hanno deciso di porsi in prima fila nella lotta per la tutela e la salvaguardia del proprio territorio.
Avanti No Tav!