Finalmente una bella notizia giunge da Torino, l’osservatorio tav Torino-Lione dovrà trovare una nuova sede. A dirlo sono i quotidiani locali e una lapidaria missiva inoltrata al commissario Foietta da Dimitri De Vita consigliere del m5s della città metropolitana di Torino su mandata della neo sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino. Dopo la vittoria elettorale che ha di fatto scalzato il PD, partito degli affari sitav, dalla città e dai centri di potere arrivano i primi segnali di discontinuità. Nella città simbolo dell’inutile opera resta orfana di sede la cabina di regia dei peggiori affari pubblici del nord-ovest italiano. Insieme all’osservatorio dovrà trovare una nuova sede anche il ridicolo commissario governativo che senza interlocutori territoriali si dice pronto (così le dichiarazioni a mezzo stampa) anche a salire su di un camper. Inizierà dunque una fase di nomadismo dell’opera? Dopo i vari spostamenti del tracciato anche le riunioni decisionali vagheranno in cerca di sede? Sicuramente non pochi pruriti ha sollevato la decisione con il senatore PD Esposito che si dichiara allibito e il suo compare Osvaldo Napoli PDL che lo spalleggia nelle dichiarazioni rilanciando sull’inarrestabilità dell’opera. Inizia dunque una fase di incertezza e di cambiamento che vede il movimento No Tav in grande forma dopo l’estate di lotta e gli attori istituzionali sempre più in difficoltà. Chissà se l’autunno non ci riserverà ancora delle liete sorprese.