Quando a inizio anno è stato annunciato trionfalmente per l’ennesima volta che a Marzo sarebbero stati aperti i cantieri del Tav – Terzo Valico centinaia di persone si sono nuovamente messe in cammino per difendere la loro terra. Dalla Valpolcevera alla Val Lemme, passando per Arquata, Serravalle, Novi, Tortona, Pozzolo, Alessandria e Genova sono state decine le assemblee pubbliche che hanno dimostrato la contrarietà della popolazione locale alla costruzione del Terzo Valico. In molti Comuni si sono ricostituiti i comitati locali che hanno svolto un’importante opera di informazione della popolazione e che hanno permesso di allargare sempre più la partecipazione alle iniziative del movimento.
Partecipazione che nasce dall’assurdità di voler spendere 6,2 miliardi di euro per un’opera inutile a fronte del peggioramento delle condizioni di vita della maggior parte della popolazione.
Il Governo Monti e i partiti che lo sostengono impongono sacrifici a tutti in nome della crisi con il taglio delle pensioni, la riforma del mercato del lavoro, la messa in discussione di diritti acquisiti. Eppure, nonostante la crisi, i soldi per finanziare i primi due lotti costruttivi di un’opera inutile che costerà 115 milioni di euro al chilometro si trovano.
Poco importa se i dati di traffico del porto di Genova dimostrano che le linee esistenti sono più che sufficienti per trasportare le merci dalla Liguria al Piemonte.
Poco importa che lo “smarino”, scavato dal tunnel sotto l’Appennino, contenga amianto come scritto in documenti ufficiali della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria e che nulla si voglia imparare dalla tragedia di Casale Monferrato.
Poco importa se verranno distrutte le falde acquifere di alcuni acquedotti, se centinaia di camion attraverseranno i nostri paesi per un decennio, se terreni dovranno essere espropriati e case abbattute.
Il partito del tondino e del cemento non sembra intenzionato a fermarsi davanti a niente.
Fermarli tocca a noi, prima che sia troppo tardi.
Dobbiamo difendere l’ambiente, la nostra salute, il diritto a poter decidere sulle scelte che riguardano i nostri territori.
Per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutti, giovani e anziani, uomini e donne, amministratori pubblici e cittadini.
SABATO 26 MAGGIO MANIFESTAZIONE AD ARQUATA SCRIVIA CONTRO IL TAV – TERZO VALICO
RITROVO ORE 15 STAZIONE FS