L’assemblea popolare NOTAV tenutasi ieri sera al polivalente di VILLAR FOCCHIARDO è stata come sempre molto partecipata. Per oltre tre ore il popolo notav ha preso in esame le proposte dei comitati, valutando il nuovo momento in cui ci troviamo come un’ occasione per ripartire sempre più forti ed incisivi.
Tema cardine della serata è stata la proposta di fare un salto di qualità nella lotta contro il cantiere di Chiomonte e dell’apparato politico-militare-economico che lo sostiene annunciando alcuni cambiamenti nel linguaggio comune. Innanzitutto il cantiere, benchè non sia il cantiere della Torino Lione (cioè tunnel, linea veloce impiedi, popolo battuto come vorrebbe alcuni), esiste e non è solo più un fortino e nemmeno un non-cantiere. E’ un avamposto del partito trasversale degli affari che non vuole mollare l’osso del più grande e legale (per loro che lele leggi le fanno) finanziamento pubblcio ai partiti.
pertanto non ci sentirete più parlare di non cantiere ma ci sentirete annunciare momenti di lotta e informazione tesi a svelare e battere, per abbattere, quelle reti con il filo spinato.
Il Movimento ha deciso di strutturare delle campagne di inziativa per dimostrare come l’arma in più nelle mani del movimento popolare sia la sua forza territoriale, mettendo al centro il nostro essere comunità in movimento contro un sistema politco mafioso che abbiamo il dovere di battere.
Abbiamo compreso che la sfida oggi sia più alta, pertanto ci vogliamo attrezzare per portare avanti questa battaglia verso la vittoria. Ora il movimento deve avere (e ce l’ha, eccome se ce l’ha) la forza di rendere ancora più incisiva la sua strategia, sapendo che andare in Clarea rimane fondamentale, perché non lasceremo mai intentato nulla, ma iniziando a diffondere la nostra iniziativa sul territorio, dimostrando la nostra forza, il nostro essere territorio.
L’assemblea ha deciso di strutturare delle campagne di pressione e iniziativa mirate nei confronti di chi compone il comando e il controllo di questa abominevole presenza, convinti che il cantiere e il “meccanismo cantiere”si possa battere agendo da più punti di vista. Inceppare questo meccanismo che sembra così forte (ma non lo è così come sembra!) è possibile se proseguiamo con quella strada ventennale che ci ha permesso di essere ancora qui, forti e con tutte le possibilità aperte per vincere questa sfida.
Crediamo solo che oggi la sfida sia più alta e che il movimento la debba accettare puntando in alto, dandosi degli obbiettivi, strutturati in campagne, e portarli avanti, scrivendoci da noi l’agenda, puntando a bloccare il cantiere vis a vis alle reti e intorno ad esse in tutto il mondo della politica, della finanza, dell’informazione che lo foraggia, lo compone e lo difende.
Con questo modo, partendo dalle Valle di Susa con obbiettivi chiari si possa dare forza a quel progetto della Valsusa in ogni città che tanto ha fatto in questi due mesi sul piano della solidarietà alla Valle in Italia, trasformandolo in una rete fitta di mobilitazioni che sappiano rafforzare l’idea di un futuro diverso.
Partiranno a breve tre campagne dedicate: a chi lavora per il Tav, a chi decide il Tav, a chi difende il Tav, con gli strumenti da sempre cari al nostro moviemnto, capace di giungere a questa sfida più in forma che mai.
L’assemblea ha fatto anche l’agenda delle inziative delle settimane che sono veramente molte, da Critical Wine al Rugby per la Valle, e invitiamo tutti a consultare l’agenda del sito.
L’assemblea si è chiusa a mezzanotte, facendo gli auguri a Giorgio nel giorno, il 5 maggio, del suo cinquantesimo compleanno.
* al fondo il video della diretta streaming