DI NUOVO DENTRO IL FORTINO! E lo abbiamo fatto ancora una volta. Stasera, con la passeggiata organizzata per liberare l’uva dell’Avanà, abbiamo dimostrato che il fortino non è inviolabile. Le reti, il cemento, gli alpini, i cacciatori di calabria e le centinaia di agenti delle forze dell’ordine non sono imbattibili, e con metodo e la giusta determinazione, la strada dell’Avanà non è più off limits. Si chiude un agosto straordinario fatto di iniziative continue che neanche a ferragosto hanno visto le truppe rilassarsi per procedere con i lavori di ampliamento del fortino per dirigersi verso l’area del cantiere.
E’ vero, abbiamo perso qualche metro, ma la rassegnazione non è cosa da notav ricordiamolo a tutti e ricordiamocelo tutti. Come per i sentieri che percorriamo nella nostra valle, passo per passo, con volontà e la giusta tranquillità possiamo continuare a mettere in crisi quell’apparato militare che in molti danno per imbattibile. Ma sarà così veramente? Evidentemente no, e anche stasera lo abbiamo dimostrato e nei prossimi giorni continueremo.
Il fronte si allarga più delle reti e di scontato non c’è nulla. Per la seconda volta abbiamo percorso l’Avanà, scommettiamo che non sarà l’ultima? Scommettiamo che se anche abbiamo perso qualche metro quelle reti non sono così invalicabili?
Abbiamo liberato l’uva e denunciato che le vigne devono essere di libero accesso. Giorno per giorno, con la lotta dimostremo che la speranza è alimentata da un sogno, concreto, sempre più concreto.
Ore 22: il corteo è terminato e dopo una ricca cena è in corso il concerto di musica folk sperimentale. Un altro giorno di lotta si conclude e il movimento continua la sua avanzata, riprendendosi le strade sotto occupazione, rompendo i divieti. Giorno dopo giorno, sempre più forte…A sarà dura!
Ore 20.58: il corteo sta percorrendo il sentiero a ritroso per tornare al campeggio, lasciandosi alle spalle le recinzioni della Maddalena e costeggiando le vigne che si affacciano sulla strada dell’Avanà, sotto occupazione da parte delle forze dell’ordine. Slogan e cori accompagnano il loro passaggio, con i mezzi della polizia che continuano a fare su e giù per le strade del fortino.
Ore 20.32: in questo momento il corteo si è riunito e si trova lungo le reti del fortino, nella zona dell'(ex, purtroppo) sito archeologico alla Maddalena. I No Tav stanno battendo alle reti, per ora nessuna reazione da parte delle forze dell’ordine che sono comunque schierate.
Ore 19.46: il corteo si è nuovamente diviso, una parte lungo le recinzioni della Maddalena e l’altra giù, verso le vigne e sulla strada dell’Avanà. All’altezza del sito archeologico si è fatta una battitura per alcuni minuti. Altro coro molto sentito, che echeggia lungo i sentieri, è “la valle non vi vuole, andatevene via!”
Ore 19.29: il corteo è partito. Dapprima diviso in due spezzoni, uno per i sentieri e uno sulla strada dell’Avanà, si è ora ricompattato all’altezza del Bed and Breakfast. La strada è sbarrata da un mezzo blindato degli alpini e dietro polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Tra gli slogan più gettonati “gli alpini di Kabul, andate a fare in cul!” e “cacciatori di Calabria, prendetevi la scabbia!” oltre, ovviamente, quelli storici del movimento come il sempre verde “Giù le mani dalla Val Susa!”
Ore 18.47: Sono già alcune centinaia i No Tav al presidio di Chiomonte pronti a partire per quella che si preannuncia essere una passeggiata di lotta. Al centro dell’attenzione degli attivisti il discorso della vendemmia, non ancora garantita a causa dell’occupazione da parte delle forze dell’ordine, ma importante per una valle e delle persone che di quello vivono. Inoltre, la volontà di dimostrare (casomai ce ne fosse ancora bisogno!) che il movimento è forte e compatto, pronto a continuare una battaglia oramai decennale e deciso a vincerla. Giorno dopo giorno, iniziativa dopo iniziativa…Buona passeggiata a tutti quindi, a sarà dura!
nei prossimi minuti ulteriori aggiornamenti…
Come ormai prosegue da mesi, domani mercoledì 31 agosto sarà ancora una giornata di assedio. A volte nella vita i ruoli si ribaltano e le parti si invertono, da occupanti ad assediati il salto è veloce. Dopo un’estate di lotta, vera e reale il movimento no tav non si arresta e prosegue nel suo cammino. E’ il tempo della vendemmia e gran parte del territorio vitificato di Chiomonte è sotto la stretta e l’occupazione militare del fortino si tav, al movimento il compito di rompere questo sopruso. Appuntamento quindi per tutti mercoledì 31 agosto alle ore 18.00 al presidio no tav di Chiomonte.
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