A quanto pare non sono giorni tranquilli per la Torino Lione. A lanciare l’allarme è la ministra all’ambiente Stefania Prestigiacomo che in coro con l’on. pd Stefano Esposito e l’on.pdl Agostino Ghiglia avverte del rischio tagli ai finanziamenti da parte dell’UE se entro luglio non verrà presentata la valutazione di impatto ambientale sul nuovo progetto. Qui la prima crepa, ma i cantieri non erano partiti? E quindi sarebbero partiti senza v.i.a. o stiamo parlando come diciamo da una mese di una caserma a Chiomonte e non di un cantiere? Immediato inveisce il ministro dell’economia Giulio Tremonti che in nome della stabilità e dei tagli si dichiara indisponibile a inserire nuovi fondi per la commissione ambiente nella manovra finanziaria da approvare domani venerdì 15 luglio (questa commissione prima di andare in ferie dovrebbe approvare la valutazione di impatto ambientale sul nuovo progetto). Ecco allora l’escabotage di urlare ai giornali il fattaccio e far diventare un normale problema tecnico giuridico un punto di opinione e indignazione mediatico su cui tutti debbano espimersi per premere sul tagliatore Tremonti. Uno stop di carta che come preannunciato da Cota (“ho sentito personalmente Tremonti e Maroni che mi hanno garantito…”) presuppone una facile vittoria anch’essa di carta. Tutti pronti domani a festeggiare il rifinanziamento della commissione via? La verità è che di questo fantomatico progetto si capisce ben poco, l’utilità innanzitutto, i costi, indefiniti e soprattutto i fondi. Una cosa è certa però, a chi verrebbero sottratti i fondi, a chi in Italia e in europa già fatica ad arrivare a fine mese e che si troverà senza scuole, ospedali, pensioni… Intanto i grandi manovratori finanziari si apprestano a varare tagli da 40 miliardi l’anno appena prima ovviamente di varare i loro yacht ormeggiati e pronti per le ferie in alto mare, lontano dai guai. Un ceto politico che ci ha immersi in una crisi finanziaria senza precedenti per le economie mondiali e che oggi ci svela le risposte per uscire dal buco nero, grandi opere e tagli. A chi vuole e lotta per un mondo migliore il compito di fermarli.