Troppo presi nei festeggiamenti, i dirigenti di Ltf annunciavano l’11 aprile, in seguito alle notifiche di esproprio (senza farsi riprendere in faccia…e la dice lunga) che da lunedì il cantiere sarebbe stato attivo, sarebbe giunta “l’armata CMC” e via…esplosivo, talpa, e tunnel fatto in quattro e quattrotto. Repubblica segue a ruota, annunciando per lunedì il via ai lavori, squadre e mezzi pronti, come si deve fare in questi casi! (dicono dal partito di Repubblica)
E invece nulla, tralasciando il piccolo particolare che un progetto definitivo non esiste ancora, oggi in una nota stampa la Cmc spiega cosa farà e allunga i tempi arrivando a aparlare di un anno, nella primavera del 2013, smentendo Ltf che in teoria dovrebbe coordinare il tutto.
Intanto la banda del buco si è contraddistinta per la devastazione avvenuta in questi giorni in Clarea, con l’abbattimento di molti alberi e altre devastazioni del territorio che documenteremo.
“Per i primi sei mesi- spiega l’ufficio stampa dell’azienda in una mail – queste attività consistono nella redazione del progetto esecutivo delle opere e, in tale periodo, non sarà in esecuzione nessuna opera significativa: le attività che saranno evidenti in cantiere sono limitate a quelle necessarie allo sviluppo del progetto, vale a dire: tracciamenti, sondaggi, scavi archeologici, bonifica degli ordigni bellici e monitoraggio dei parametri ambientali”. La prima dichiarazione di CMC che poi corregge un pò il tiro: “L’inizio dello scavo del tunnel esplorativo (a differenza di quanto erroneamente comunicato in precedenza) sarà concordato con la direzione di Ltf”.
La stessa Ltf però non si stupisce delle tempistiche fornite dal consorzio ravennate: “E’ decisamente prematuro parlare di tempi – commentano – ma capisco che Cmc si tenga larga”. Le previsioni sono comunque distanti dall’avvio dello scavo “intorno all’estate” di cui hanno parlato i tecnici della società mercoledì al termine delle procedure di esproprio”. “Se non sai che roccia trovi, come fai a capire quando puoi scavare – spiegano ora – Avremo un’idea più chiara quando sarà finito il progetto esecutivo”. Anche in questo caso, però, le date non coincidono.
Cmc parla di sei mesi, che vorrebbe dire tra la metà e la fine di ottobre. Ltf spera invece di averlo molto prima “è già in corso – spiegano dalla società – e avremo le prime carte entro un mese”.(qui l’articolo completo)
LTF evidentemente, sulla scia della buffonata degli espropri, ragiona così, con iter e leggi tutte proprie tanto c’è il partito del tondino e del cemento a proteggere il tutto. Inoltre per battere i notav e far credere che siano iniziati i lavori in giro per l’Europa tocca inventarle tutte: dalle molotov del solito Numa alle Talpe Supersoniche dei vari tifosi del tunnel.
Il movimento intanto ha organizzato da lunedì postazioni di osservazione e accoglienza per la Cmc, che consociamo bene. La notte dello sgombero del presidio di Venaus, il 5 dicembre del 2005, gli operai in passamontagna, inquadrati in stile militare, portavano i tondini in metallo per costruire l’allora recinzione del cantiere.
Oggi siamo a Chiomonte e sono cambiate molte cose, una no però, il movimento notav c’è sempre e fermarlo è impossibile!