Mentre si prepara una nuova, lunga estate di lotta del movimento no tav, il redivivo Massimo Numa inizia la sua opera sistematica di sciacallaggio in cerca di fantasmi, spauracchi da agitare, mostriciattoli da sbattere in prima pagina.
Come già la scorsa estate, anche quest’anno il movimento popolare di lotta contro l’alta velocità porterà avanti tutte le iniziative che riterrà necessarie per ostacolare e bloccare la macchina dei grandi interessi che sta dietro la realizzazione della grande opera inutile. Saranno altri tre mesi di lotta, presenza sul territorio, senza particolare frenesia, consapevoli che questo è il momento di tenere e resistere, che sarà il movimento, nella sua sintesi complessiva, come sempre, a scegliere tempi e modalità. Faremo trovare lungo alle ditte e alle forze di occupazione.
Non sarà certo Massimo Numa, sciacallo pluri-decorato dalla Questura, appena tornato da quel di
Genova in cerca dei soliti spettri, la cui inconsistenza è sotto gli occhi di tutti, a dir. Solo un segugio mancato come lui può perdere tempi ed energie a spulciare deliri nella spazzatura della Rete, commentini e frasi estrapolate da chissà dove pur di costruire spauracchi e menzogne. Oggi torna alla carica con “anarco-insurrezionalisti” e BR-seconda posizione.
Non si agiti tanto questo poliziotto mancato, questo diffamatore di professione (si preoccupi dei diversi processi che a questo titolo lo vedono imputato) nel cercare fantasmi che lo eccitano, secondo il più classico dei manuali di psicanalisi.
A intralciare i mezzi, tagliare le reti, fare pressione su un cantiere illegittimo, sarà il movimento di lotta che da 20 anni non dà tregua a una lobby di politici, mafiosi e imprenditoria d’assalto.
Il prossimo venerdì 15 giugno si partirà con il campeggio dei giovani della valle e degli studenti medi. A giorni seguirà l’appello in cui inviteremo tutte e tutti quelli che hanno a cuore un diverso modello di sviluppo e di società a salire in Valle per una nuova,lunga estate di lotta. Con buona pace dello sciacallo Numa.
Stia pur tarnquillo, ci prendiamo l’impegno e, come si dice, “ogni promessa è debito”: seguiremo passo passo ogni suo delirio dis-informativo e lo smonteremo articolo per articolo.