da LaVallecheResiste.info
La Stampa di Torino di stamani dà la notizia del via alla fase 2 del cantiere della Maddalena di Chiomonte, scrivendo a firma del solito scribacchino Numa che le trivelle sono partite a sorpresa nella notte e hanno potuto iniziare a lavorare completamente indisturbate. Pare, secondo Numa, che i No Tav siano stati colti di sorpresa e così non abbiano potuto intervernire.
Ma la verità è bene altra. Intanto le trivelle sono una trivellina piccina piccina e per altro abbastanza sgangherata e fatiscente, di quelle che si utilizzano per fare i pozzetti dell’acqua nell’orto dietro casa. I No Tav sapevano benissimo che c’era un movimento strano che preannunciava l’arrivo della fantomatica tassellatrice. Numa scrive che c’è stato un eccezionale dispiegamento di forze di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Noi aggiungiamo che c’è già da quest’estate e che ci sono pure gli alpini mercenari, caso mai non si fosse accorto. Il tutto per una spesa giornaliera di oltre 90.000 euro.
E’ un po’ come se, per fare un buco nel muro del bagno di casa con il trapano e per fissare un appendino, una persona spendesse circa 900 euro al giorno. Sono patetici e ricoli, il problema è che sono soldi nostri e ci sentiamo presi per il culo. Hanno dovuto in qualche modo far ripartire il mirabolante teatrino della Tav per convincere l’Europa e la trivellina fa semplicemente parte di una sciatta scenografia.
Peccato che questo sia un film già visto che sicuramente non vincerà l’Oscar e forse nemmeno un mongolino d’oro…
Siamo solo all’inizio, e per loro sarà sempre più dura.
Per chi volesse vedere il fantastico cavatappi all’opera, l’appuntamento è a partire dalle 17,00 presso la baita Clarea.