Ancora una volta è il Pd ha incarnare lo spirito più guerrafondaio dell’arco parlamentare nei confronti della Valle di Susa. Ieri il buon Esposito, insieme alla segretaria provinciale Paola Bragantini sono tornati a chiedere l’ulteriore militarizzazione della Valle di Susa, spiegando anche come finanziarla. Il tutto avviene dopo l’incontro con i sindacati di Polizia e il cocer della Finanza, che lungamente si sono lamentati di non avere i” mezzi” per contrastare i notav. Luca Pantanella, vice segretario nazionale dell’Ugl Polizia che ha lamentato l’inadeguatezza dei mezzi a disposizione “sia di difesa, sia offensivi” che ritiene insufficienti a garantire l’ordine pubblico: “Abbiamo solo scudi e manganelli“. Il paragone è con i colleghi europei che hanno a disposizione proiettili di gomma, cannoncini spara-reti per fermare le persone e flashbang, un dispositivo che stordisce con la luce e un forte rumore.
Ma a preoccupare Pantanella sono anche i numeri: “Siamo presenti in Valle con 600 uomini ogni giorno e il cantiere si sta allargando: con l’inizio dell’anno e dei campionati di calcio si rischia di avere carenza di personale in tutta Italia per le normali attività”.
Non poteva mancare l’appoggio del Pd torinese che subito ha richiesto che la Maddalena diventi sito di interesse strategico nazionale, che a differenza di oggi sarebbe difeso dai militari con altre regole d’ingaggio. Dall’incontro escono finalemnte i dati ufficiali del costo del fortino e sono i sindacati di polizia ha darli: 90.000 euro al giorno.
«Il problema è politico. Se la Tav è strategica per tutto il paese e la protezione dei cantieri è necessaria per la sua realizzazione allora il costo deve essere pagato con una percentuale dei fondi per la Torino-Lione. In questa fase si possono usare i fondi dell’Ue o del ministero delle Infrastrutture. E in un futuro, se sarà necessario, anche una parte di quelli destinati alle compensazioni».
Il Pd annuncia una consulta permanente con le forze dell’ordine, schierandosi ancora una volta con l’elmetto in testa (degli altri), senza svolgere alcun ruolo politico se non quello di tifosi della militarizzazione.
Nessunoperò si chiede come mai serva un apparato così vasto per proteggere il futuro cantiere che nessuno vuole, questa è la verita, e dopo non aver convinto nessuno con la politica ecco che ci si affida ai manganelli, alla faccia dell’alterantiva di governo!
Nel frattempo le prime defezioni dovrebbero far pensare, visto che i Vigili del Fuoco lasceranno il fortino nei prossimi giorni.
Alle lamentele dell’Ugl e sopratutto alle loro richieste (proiettili di gomma, cannoncini spara-reti e flashbang) non possiamo che rispondere invitandoli a lasciare l’area e ad occuparsi di altro, sarebbe un risparmio per tutti.