Nicola lo abbiamo conosciuto bene quest’estate quando con Stefano e Turi ha portato avanti uno sciopero della fame (nel suo caso anche quello della sete) davanti alla centrale elettrica di Chiomonte.Uno sciopero contro le truppe di occupazione che da giugno avevano invaso il territorio valsusino e che si inseriva in un agosto ricco di iniziative e mobilitazioni da parte del movimento No Tav. Sotto il sole cocente e protetti da un gazebo andarono avanti parecchi giorni. Qualche tempo dopo Nicola partì per il Sud America, lui che da sempre aveva sostenuto i popoli in lotta, e ce lo ricordiamo infatti a Rafah nel 2002, subito dopo la morte dei giovani attivisti internazionali Thomas e Rachel Corrie, scrivere appelli per conto dell’ISM denunciando le violenze dell’esercito israeliano a danno della popolazione Palestinese.
Il 26 gennaio parte l’operazione voluta dal procuratore Caselli contro il movimento No Tav e Nicola è tra gli arrestati, ma è lontano, in Sud America appunto.
La storia riprende da oggi, con una lettera di Nicola con la quale ci informa che domani si consegnerà allo stato, perchè ci sono ancora 4 attivisti No Tav in carcere e lui vuole cominciare una nuova battaglia, dall’interno del carcere, con uno sciopero della fame che inizierà il giorno stesso dell’arresto e che al ventesimo giorno vedrà aggiungersi anche quello della sete.
Un forte abbraccio a Nicola, non ti lasceremo solo.
Ecco la sua lettera:
Pur non credendo nell’autorità dello Stato italiano, nelle strutture e negli apparati di giudizio, emarginazione e condanna, ho deciso di presentarmi davanti al giudice, martedì 5 giugno alle ore 15, al tribunale di Torino.
Ritengo più vera la Libertà, non concedendo autorità e valore a questi apparati; in altre situazioni avrei optato per una bella clandestinità. Dal momento in cui altre quattro persone sono ancora in carcere, e molti ancora ai domiciliari o con restrizioni alternative, e dato che credo nell’azione collettiva di liberazione e costruzione di un mondo autogestito, libero nonchè umano, ho preso la decisione di presentarmi, affrontando lo Stato, e contribuire con l’azione dello sciopero della fame (dopo 21 inizierò quello della sete) in modo da generare rivolta, riscossa unione e libertà.
Chiedo con questa azione: Libertà per tutti e da tutto, sperando che tutte le guerriere ed i guerrieri dell’Anima e della Libertà vera contribuiscano in tutte le forme possibili ad ottenere giustizia e Libertà.
Continuerò lo sciopero fino all’ottenimento della Libertà per tutti coloro che sono colpiti dalla repressione.
Possiamo unire le nostre forze ed ottenere quello che desideriamo e meritiamo!
Un ABBRACCIO a tutti e tutte.
Nicola che ama la terra e la libertà.
Per chi potesse: appuntamento martedì 5 giugno, ore 14 al Palazzo di Giustizia a Torino