Sabato 14 dicembre a Torino presso il carcere delle vallette si è tenuto un presidio in solidarietà con i quattro no tav arrestati la settimana precedente con le gravissime e insensate accuse di terrorismo. Chiara, Niccolo, Mattia e Claudio sono ora nel carcere torinese colpiti da misure cautelari molto restrittive legate appunto alle accuse che tra le altre prerogative non prevedono neanche la possibilità della richiesta di misure detentive “alternative”. Per loro dunque alta sorveglianza, quella destinata ai reati di tipo mafioso e nessuna possibilità nè di arresti domiciliari nè tantomeno obblighi meno inflittivi come l’obbligo di dimora o le firme. 400 no tav hanno dunque voluto portare un “caloroso” saluto e un abbraccio ai quattro ragazzi e ai detenuti del carcere. Un primo presidio al quale ne seguirà un secondo oggi domenica 15 dicembre a Bussoleno in valle di Susa. Dal canto suo la polizia, mobilitata in forze ha provato a tenere lontano dalle mura la mobilitazione. Vista la provocazione assurda si è così iniziato un corteo che ha aggirato i divieti e i blocchi cingendo con cori e fuochi artificiali il perimetro del carcere. Il corteo si è poi diretto verso il vicino quartiere popolare delle “vallette” dove con interventi e slogan si è portato un messaggio agli abitanti, i perchè della lotta no tav, il perchè essere di fronte al carcere con tante bandiere. Nella stessa giornata a Roma un corteo no tav si è mosso nelle vie di San Lorenzo, altro quartiere popolare, sempre in solidarietà con il movimento e con i ragazzi oggi in carcere. Quest’ultimo corteo ha poi voluto incidere sulla locale sede del partito democratico, vera mente devastatrice e mandataria dei progetti tav. Un movimento accusato di terrorismo ed eversione che non si ferma, lotta, comunica, sogna e combatte. Un movimento che per la sua determinazione prova ad essere fermato con ogni mezzo da chi con il terrore e il furto distrugge e impoverisce un paese intero. Con un sorriso, con tanti cori e tanto calore si è provato dunque a scavalcare i muri, i divieti e le sbarre del carcere. Ma chi nel cuore ha i sogni e la speranza di un futuro migliore non può essere fermato mai, neanche con l’arresto e la detenzione in carcere. Chiara, Mattia, Niccolò e Claudio liberi subito! Ora e sempre NoTav!