Ci ha salutati ieri Giacinto Richetto. Un amico e compagno no tav di Bussoleno, istituzione nei paesi di media valle. Da sempre attivo nella vita sociale e nel volontariato. Lo salutiamo come si salutano i banditi, con rispetto e con orgoglio per aver condiviso insieme a lui momenti intensi e sereni della nostra vita. Bandito perchè la “legge” lo aveva definito tale. Curioso appellativo per chi come lui ha cercato dentro il cuore, grande e generoso la bussola del cammino. Leggi di montagna che poco hanno a che vedere con i codici romani, rispetto, uguaglianza, solidarietà. Dell’inverso perchè è da lì che nasceve la sua famiglia ed è li che ha voluto vivere gli ultimi anni della sua vita. Ai Tignai, frazione di Bussoleno e più in su ancora alle pendici del monte Villano dove i pascoli estivi, da buon montanaro, lo hanno portato fin da piccolo. Indritto, il lato sud della valle, soleggiato e comodo, inverso il lato nord, freddo e boscoso, terra di briganti e partigiani. Tana e rifugio per ripartire, prezioso ambiente utile da secoli ai popoli della valle di Susa, dalle invasioni “barbariche” alla resitenza al nazismo e poi ancora. Gli utlimi anni le malattie gli avevano portato via l’agilità e la forza ma non la tenacia. Con la sua motoretta ogni giorno veniva in paese, in “piola” dove la vita scorre e si rimescolano idee e progetti nel cuore della comunità. Lì abbiamo ritirato il suo bicchiere, unico e personale. Da oggi, come nelle grandi squadre di calcio in ricordo dei grandi campioni non è più in servizio e non potrà essere sostituito. Come non potranno essere sostituiti tutti i magici ricordi che insieme ognuno di noi ha cotruito insieme a lui. Oggi ci saluta un “Bomber”, mito per molti bimbi del paese, pezzo di storia della nostra comunità.
Ciao Cintu bandito dell’inverso che la terra ti sia lieve
i funerali si svolgeranno a Bussoleno giovedì 25 gennaio 2018 alle ore 10.30