Noi siamo stati a Roma e abbiamo visto questo:
1.Il gruppo dei manifestanti valsusini (3 pullman: 2 della Valsusa e 1 della Val Sangone) ha sfilato insieme al movimento degli indignati dietro ai propri striscioni che confermano che la Valle non si arrende.
2.Come è nel nostro stile abbiamo sfilato pacificamente, applauditi dai cittadino ai lati delle strade, come sempre succede quando usciamo dalla Valle e incontriamo altre realtà; la cosa ci riempie di orgoglio, ci emoziona.
3.In via Cavour abbiamo assistito allo smascheramento di un infiltrato delle forze dell’ordine che abbiamo soccorso e allontanato dal corteo evitandogli guai peggiori.
4.Sempre in via Cavour abbiamo evitato di essere coinvolti in episodi di teppismo e alcuni di noi hanno contestato la presenza di bandiere NOTAV in mano ad un gruppo di incappucciati provocatori. Poi ci siamo spostati lateralmente superando il blocco violento dei provocatori in modo da riprendere il corteo normale verso il Colosseo.
5.Dopo il blocco al Colosseo siamo riusciti a proseguire fino in piazza san Giovanni senza altri impedimenti ma qui, dopo circa 15 minuti dal nostro arrivo, abbiamo assistito all’intervento delle forze dell’ordine che con idranti e caroselli pericolosissimi allontanavano i manifestanti pacificamente riuniti.
6.Come gruppo NOTAV siamo sempre stati insieme, uniti, e ci siamo spostati sul sagrato della Basilica, attorno alle nostre bandiere, lontani dagli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti.
7.Consigliati poi da cittadini romani, che temevano il Bis di Genova, siamo stati accompagnati in una strada laterale verso l’Obelisco, raggiungendo il corteo degli universitari e del Teatro Valle al Circo Massimo. Seguendo il corteo fino alla Piramide siamo poi rientrati ai pullman tranquillamente dopo aver cenato.
Ezio, Valerio e Marco
di Bussoleno Provaci