Un fulmine a ciel sereno? No certo che no, appalti, ditte, cantieri per la costruzione dell’alta velocità in Italia sono da sempre nel mirino delle inchieste giudiziarie. Viene subito da chiedersi se non sia il caso di ripensare immediatamente a questo modello di investimenti pubblici e alla loro stessa utilità. Stiamo parlando in questo caso del nuovo passante ferroviario ad alta velocità che dovrebbe passare al di sotto della città di Firenze. Passante ferroviario contestato da anni dai comitati locali che ne avevano denunciato la pericolosità e l’inutilità da tempo, ma si vede dalle notizie di oggi che se ascoltati lo sono stati ormai in ritardo dato che gli scavi sono partiti da mesi e il danno ormai è inizito. Ci viene da dire meglio che niente ma le domande, le perplessità e il nervoso aumentano di ora in ora. Serviva tutto questo tempo per capire che queste ditte e questi appalti altro non sono che un grande furto ai risparmi degli italiani? A cosa serve avere oggi una maxi talpa da milioni di euro sotto sequestro? E il danno fatto chi lo ripagherà? E ancora, scoperta la truffa si ripenserà a questo progetto o sitroveranno nuove ditte per poi riscoprirle magari tra un paio di anni nellemedesime condizioni?
da repubblica.firenze
Tav, perquisizioni in tutta Italia
Trenta indagati, sequestrata la maxi-talpa
I controlli dalle prime ore di questa mattina. L’inchiesta partita dalla Toscana ipotizza i reati di truffa, corruzione e gestione abusiva dei rifiuti
di FRANCA SELVATICI
Perquisizioni in diverse città italiane nell’ambito di un’inchiesta partita dalla procura di Firenze sulla Tav. Secondo le prime informazioni i reati contestati riguardano la truffa ai danni della pubblica amministrazione, la corruzione e la gestione abusiva dei rifiuti. Sono una trentina le perquisizioni e altrettanti gli indagati. I carabinieri hanno sequestrato la maxi trivella (chiamata Monnalisa) del cantiere fiorentino che stava scavando il grande tunnel per il passaggio dei treni che dovrebbero poi arrivare alla stazione ferroviaria sotterranea.
Perquisita la sede di Nodavia, la società che ha vinto la gara per realizzare il nodo fiorentino. Di questo gruppo fanno parte Ergon e Coextra, la capofila è Coopsette. Proprio Coopsette, attraverso la sua controllata Nodavia, sta realizzando l’intera opera: “un primo lotto per superare l’interferenza con la linea tradizionale, e un secondo lotto di cui fanno parte il vero e proprio passante sotterraneo, la nuova stazione AV e aree di stoccaggio. Il progetto dell’architetto Norman Foster si caratterizzerà per un’imponente copertura tecnologica ad arco. La nuova stazione sta sorgendo a poche centinaia di metri da Santa Maria Novella. Il valore dell’opera è di oltre 710 milioni di euro” così almeno si legge sul sito web della cooperativa.
I provvedimenti in corso di esecuzione sono stati firmati dal procuratore Giuseppe Quattrocchi e dai sostituti Giulio Monferini e Gianni Tei.