Succede a Stoccarda, dove i cittadini contano qualcosa
di Paolo Hutter per il Fatto Quotidiano
Per il sesto sabato consecutivo tra 50 e 100mila persone in una città che non raggiunge il milione di abitanti sono scese in piazza a Stoccarda contro lavvio dei lavori del progetto Stuttgart 21, ovvero Tav e nuova stazione sotterranee con demolizione della vecchia stazione di testa.
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Ma questa volta cè un enorme novità: la Deutsche Bahn (ferrovie) e la Regione (Land) Baden Wurrtenberg hanno accettato di sospendere gran parte dei cantieri e di sedersi a un tavolo di confronto e negoziato con i rappresentanti degli oppositori. In città la tensione era salita, in particolare dopo che un manifestante 65 enne colpito dalla polizia ha perso un occhio. Limpresa di avviare un negoziato e una tregua sembrava impossibile. E non è affatto detto che nel termine stabilito di fine novembre si riesca a trovare un accordo. Ma intanto ci si sarà avvicinati alle elezioni Ba-Wu di marzo, che vengono sempre più considerate il giudizio di Dio e la conferma o smentita definitive del progetto Stuttgart 21. È qui che la emergenza civica di Stoccarda si salda con una possibile crisi politica nazionale. I Verdi sono già schizzati al 24% nei sondaggi sulle intenzioni di voto dopo che il governo Merkel ha prorogato le centrali nucleari. Ma nel Land, per la loro posizione contraria a Stuttgart 21, i Verdi che son già dal 2009 primo partito al comune di Stoccarda senza riuscire però a evitare un sindaco Cdu sono dati al 32%. Con la Spd al 19 i Grunen prenderebbero per la prima volta in Germania la presidenza di un Land e manderebbero per la prima volta nella storia del Ba Wu la Cdu allopposizione.LA DIVERGENZA sulla opportunità del progetto viene da lontano. Per le Ferrovie e il Land spostare sottoterra lattraversamento ferroviario e la stazione di Stoccarda trasformandola in stazione passante è essenziale alla nuova linea transnazionale del corridoio europeo fino a Budapest. Per gli oppositori ambientalisti ma non solo una ristrutturazione dellattuale stazione mantenendola di testa (come a Santa Maria Novella a Firenze, per intenderci) è più che sufficiente ed evita lo sperpero di miliardi di euro pubblici. Anni fa la Cdu di Stoccarda bloccò un possibile referendum. Ma il movimento è diventato massiccio e incalzante quando i cantieri sono cominciati e si sono abbattuti alberi del parco sotto il quale si intende scavare. Migliaia di cittadini si sono messi il cartellino di difensori del parco e son pronti alla resistenza non violenta.