“Un autogol”, dice Alberto Perino leader del Movimento No Tav dopo aver subito la perquisizione, ordinata risieme ad altri 65 – tra cui l’esponente del Centro Sociale Askatasuna Giorgio Rossetto e il rappresentante del Coordinamento Antinucleare Damiano Piccione – dal giudice Caselli con il preciso intento di scompaginare la resistenza in Val di Susa.
Il movimento No Tav, rappresentativo di tutta la Val Susa se lo aspettava , in ogni momento topico del conflitto l’autorità giudiziaria interviene a gamba tesa per sparigliare i rapporti di forza, tutti favoravoli alla popolazione residente . Mentre il ceto politico inadempiente e supino ai diktat clientelari , ancora pensa che con questi mezzucci, con la meschinità dell’azione repressiva, di superare l’ostacolo della sovranità popolare .
NO PASARAN ! SIAMO TUTTI NO TAV !! QUESTO ABBIAMO GRIDATO IN TUTTE LE PIAZZE D’ITALIA DOPO LA MERAVIGLIOSA VITTORIA REFERENDARIA DEL 13 GIUGNO ! DOVETE PERQUISIRE 27 MILIONI DI NO TAV, LA MAGGIORANZA DEL POPOLO ITALIANO !!!!!
Incondizionata solitarietà, sostegno e impegno , ai perquisiti e resistenti No Tav.
Roma 17/6//2011 Confederazione Cobas