Si è svolto a porte chiuse il processo di secondo grado contro Francesco, Graziano e Lucio, accusati di sabotaggio della notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 al cantiere di Chiomonte.
Condannati in primo grado con una pena di due anni e dieci mesi e 20 giorni, usufruendo della riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato, il tribunale si è espresso in modo differenziato per i tre imputati notav. Questa differenza rende “anomala” la sentenza di secondo grado: il tribunale ha confermato le pene stabilite in primo grado per Graziano, riducendo però a due anni e due mesi la pena per Francesco e Lucio.
Una buona notizia la riduzione della pena di 8 mesi e 20 giorni per due dei tre impuati, ma resta l’amaro in bocca per la conferma della condanna per Graziano. Fra 90 giorni il tribunale formulerà le motivazioni sulla sentenza, in particolare sulla differenza di giudizio per i tre notav.
Sotto il tribunale per tutta la durata dell’udienza, si è svolto un presidio in solidarietà con gli imputati.
Ricordiamo inoltre, che per lo stesso episodio, Claudio, Mattia, Chiara e Nicolò erano stati condannati a tre anni e mezzo.