Pubblichiamo la MOZIONE DI SOLIDARIETA’ votata da oltre 400 persone che hanno partecipato al grande congresso della Rete Radiè Resch il 30 e 31 marzo e 1 aprile u.s.
Al termine del lavori del 24° Convegno della Rete Radiè Resch, vogliamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza agli otto attivisti NOTAV arrestati il 26 gennaio ed ancora in carcere.
Prendiamo anche atto della nuova iniziativa della Procura di Torino contro le azioni violente da parte delle forze dell’ordine perpetrate il 3 luglio 2011 in Valsusa.
Auspichiamo che la difesa dei beni Comuni non diventi una questione di ordine pubblico ma una storia da intraprendere con il dialogo, la logica dei numeri, la forza della ragione e non la ragione
della forza.
Solidali con chi, a Torino in questi giorni, ha intrapreso un pubblico digiuno come nonviolenta richiesta di ascolto delle tesi contrarie al TAV.
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Ci impegnano assieme ad altri compagni di viaggio a contrastare il dissennato consumo di suolo attraverso la cementificazione, sottrazione di terreno che potrebbe essere destinato all’agricoltura
generando nuovi posti di lavoro.
Vorremmo che il concetto di bene comune fosse il più chiaro possibile cioè né privato né stato ma “il comune siamo noi, ovvero una categoria autenticamente relazionale, fatta di rapporti fra individui, comunità, contesti e ambiente” (Ugo Mattei).
Come cittadini attivi, quali già siamo,vorremmo divulgare la democrazia partecipativa quale metodo di decisione in merito ai beni comuni. Non più decisioni calate dall’alto, o peggio,imposte con i ricatti, ma azioni decise e condivise in civili consessi.
Lavorando da tanti anni con i nostri progetti, crediamo che questa sfida non ci faccia paura.
Siamo disposti alla disubbidienza civile,al boicottaggio e a tutte quelle azioni nonviolente atte a fermare la distruzione del futuro dei nostri figli e nipoti, affinché non ci possano, domani, dire: “Ma cosa avete fatto voi per contrastare il disastro”?
30-31 marzo/ 1° aprile 2012