il presidio verrà difeso, sia dall’abbattimento dell’ordinanza di Pinard, che dal cantiere LTF!
Con una velocità sbalorditiva ecco che arriva l’ordinanza di abbattimento per il presidio della Maddalena. Sei giorni di indagini dall’atto ufficiale di notifica inviato al proprietario all’ordinanza di abbattimento datata sabato 13 novembre.
Ancora una volta il comune di Chiomonte sceglie la parte sbagliata da cui stare. Sindaco in testa, pressato dai compagni di partito Bonino e Ghiglia, ordina celermente l’abbattimento di un presidio che giorno dopo giorno diventa sempre più pesante, fisicamente pietra dopo pietra fino al tetto ed anche e soprattutto politicamente. Un abuso edilizio certo, ma di soli 35 metri quadri che però ha la funzione di fermare un cantiere da oltre 20000 metri quadri. Un presidio in pietra e legno con caratteristiche di eccellenza di architettura alpina che secondo alcuni deturperebbe il paesaggio, contro un cantiere fatto di lamiera polveri d’amianto, uranio e cemento, assolutamente compatibile con l’ambiente (?). Il primo illegale e da abbattere, il secondo perfettamente legale a cui aprire le porte e spianare la strada. Un sindaco che forse farebbe meglio ad usare ogni suo mezzo, ufficio tecnico compreso, per bloccare finché in tempo il cantiere della Maddalena e lo scempio che comporterebbe, invece di pensare ad infastidire l’unica cosa che ad oggi si contrappone tra il futuro cantiere e la salvaguardia del suo paese. In ogni caso i lavori al presidio proseguono con il medesimo e sostenuto ritmo, anche oggi, sotto una pioggia copiosa, pietra dopo pietra, trave dopo trave. Con la determinazione con cui viene costruito, Il presidio verrà difeso, sia dall’abbattimento dell’ordinanza di Pinard, che dal cantiere LTF. Da qui, da Chiomonte partirà la Resistenza della Valle di Susa. Ancora una volta in difesa del nostro futuro, ancora una volta costretti a lottare per la nostra terra. Senza paura, a testa alta e schiena diritta.
Fermarlo è possibile fermarlo tocca a noi!!! …ADESSO!!!
Ecco le immagini di oggi del Presidio Clarea, dove alcuni impavidi, incuranti della pioggia copiosa, hanno continuato l’opera di costruzione. La determinazione con la quale si costruisce il Presidio Clarea è solo una piccola parte di quella che tutto il popolo No Tav è disposto a mettere in campo contro la follia dei costruttori della Tav. .
..Noi ci siamo… e vi aspettiamo qui!!!
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