Dopo mesi di siccità in Sardegna, Cagliari ci accoglie sotto una pioggia scrosciante ma, come sempre, con il calore di una bella ospitalità da parte di chi ha organizzato l’evento. In particolare è il gruppo di Mani Tese, ma quasi tutti loro sono anche impegnati su altri fronti, tra cui la lotta a una serie impressionante di opere devastanti che minacciano l’isola: dai radar al gasdotto.
Il tempo è molto incerto, tuttavia allestiamo il banchetto nella piazza in cui ogni mese si riuniscono le associazioni di volontariato.
Piove a tratti e tra un ombrello e l’altro si forma un buon gruppo di ascoltatori che si tratterrà fino alla fine della mattinata.
Si alternano domande e interventi e l’interesse e l’attenzione sono alti. Rilasciamo un’intervista al tg 3 regionale e al giornale La nuova Sardegna (alleghiamo l’articolo)
Scoppia un ultimo scroscio d’acqua e tutti si riparano sotto il provvidenziale gazebo che un’associazione ha messo a nostra disposizione e con generosità ed entusiasmo acquistano i nostri gadget, si riforniscono di materiali informativi anche per distribuirli nelle loro realtà o semplicemente ai loro vicini di casa.
In molti aderiscono volentieri alla campagna “adotta una bandiera no tav”, acquistando la bandiera e dichiarando che la esporranno sul proprio balcone.
Alle 18,30 teniamo un’assemblea al centro culturale Don Chisciotte: la sala non è grande, ma è gremita; la gente resta ad ascoltare in piedi e si accalca anche fuori della porta.
Anche in quest’occasione c’è attenzione; alcuni dei presenti sono stati in valle; alterniamo i nostri interventi con proiezioni e poi si sviluppa un buon dibattito. Come già in mattinata, interviene anche la consigliera regionale Zuncheddu, in prima linea nelle battaglie in difesa del territorio.
La serata si conclude con un ottimo buffet allestito dai ragazzi dell’associazione e si continua a chiacchierare. Qualcuno ci chiede se ci fermiamo ancora per alcuni giorni perché ci vorrebebro ospiti a una loro iniziativa: sarebbe bello, ma domattina presto si parte per il rientro.
Gianna, Lara e Lallo