“Tecnici lasciate l’Osservatorio”! E’ questo il succo della lettera che il nuovo presidente della Comunità Montana, Sandro Plano, ha inviato ai tecnici della CM interni al percorso del tavolo di Mario Virano. L’inversione di rotta è annunciata nella lettera che ieri il presidente della nuova Comunità montana ha inviato al presidente dell’Osservatorio Virano, ai presidenti di Regione e Provincia, ai commissari delle tre Comunità montane uscenti e ad Angelo Tartaglia e Andrea De Bernardi, i due tecnici che dal 2006 rappresentano i comuni della Comunità montana bassa valle nell’Osservatorio. «Si ritiene opportuno che i tecnici nominati dalla valle di Susa sospendano la loro partecipazione ai lavori dell’Osservatorio in attesa degli indirizzi espressi dall’esecutivo della nuova Comunità montana». Primo atto da presidente, anche se tecnicamente non lo è ancora, e allora spiega, che quello inviatio ai tecnici è un caldo invito, ma molto chiaro, contando che ci aggiunge la richiesta dello stop della prossima campagna sondaggistica.
Virano risponde appellandosi all’informalità della lettera, i tecnici della comunità montana rispondono in modi diversi: Angelo Tartaglia sostiene che da tempo ritiene la sua presenza inutile al tavolo, mentre Andrea DeBernardi, vero stratega per conto dell’ex presidente Ferrentino della linea morbida dell’Osservatorio e di quel progetto del F.a.r.e (che nessuno ricorda), fa sapere che il suo mandato scade a fine anno
Intanto non mancano le prese di posizione, sopratutto dal Pd, partito di appartenenza di Plano, che attraverso i suoi deputati Esposito e Merlo, fanno sapere che l’atto di Plano è un grave atto, e che il Pd deve accellerare sulla linea Si TAV e prendere provvedimenti. Gli stessi chiesti dal centro destra, che chiedono l’espulsione di Plano dal Pd, ventilata più volte. Plano fa sapere di essere convinto e di continuare sulla sua strada ” Se l’osservatorio doveva servire a convincere i cittadini della bontà del tav non c’è riuscito ” e ancora rispondendo ai parlamentari del Pd sostiene che “a nessuno di quelli che criticano interessa davvero la siuazione della Valle di Susa, perseguono soltanto interessi che guardano alle prossime elezioni regionali”.