Un centinaio di No Tav hanno fatto quindi sorgere un nuovo presidio a Venaria, controllato da un ingente schieramento di forze dell’ordine in assetto antisommossa, militarizzazione che però non sta impedendo ai No Tav non solamente di presidiare e contestare il sondaggio ma anche di bloccare il mezzo arrivato in supporto alla trivella! E’ bloccato infatti dai No Tav il camion provvisto del generatore che dovrebbe andare ad illuminare il sito!
Altro segno importante che arriva anche dall’area metropolitana interessata dai sondaggi!
Di contestazione e resistenza! Di “ostruzione non programmata” al piano sondaggistico!
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Dopo la batosta subita nel week-end, nel confronto impossibile tra la fiumana dei 40.000 di Susa e gli 800 embedded del Lingotto, il fronte trasversale dei SìTav aveva bisogno di oscurare mediaticamente la grossa lezione subita nel pomeriggio di sabato.
E così, dopo la comoda uscita mediatica del ‘proiettilino per Chiamparino’ (una non-notizia che si pretende importante più di un presidio realmente incendiato, e ‘notiziabile’ quanto una manifestazione di decine di migliaia di persone), rispunta la necessità di continuare la trivellazione nell’area metropolitana, più gestibile e praticabile di una valle che torna ad essere (anche nella percezione della lobby del Tav) un anomalia ed un problema.
Ecco quindi rispuntare le trivelle. Chiamparino, del resto, l’ha detto: “bisogna andare avanti!”
Il movimento lancia in risposta un presidio per oggi pomeriggio alle h 17.
La Trivella si trova sull’uscita di Venaria della Tangenziale Nord (direzione Milano), sull’incrocio tra Corso Alessandria (direzione ex Stadio delle Alpi) e Corso Cuneo. Come al solito hanno schierato blindati, agenti in assetto antisommossa, e vigili a chiudere Corso Cuneo e una corsia della uscita della tangenziale.
A più tardi…
Ascolta la diretta di lancio del presidio con Sara, compagna No Tav di Venaria