Paris, 15/09/2012
Nel fine settimana appena trascorso, come ogni anno, l’evento politico di settembre è stata la festa de l’Humanité. Quest’anno la festa, sempre molto partecipata, si è svolta con una situazione politica radicalmente differente rispetto agli anni recenti.
In primo luogo, la vittoria del socialista Hollande alle elezioni presidenziali, che il Front de Gauche spera di poter influenzare e cercare di spostare verso delle riforme e delle politiche improntate verso una redistribuzione delle ricchezze e di giustizia sociale, benché non siano al governo. Se il cambio di colore politico riempie icompagn@ francesi di speranza e fiducia, anche se parlando con molti di questi, ricordavamo l’infelice partecipazione al governo del paese in Italia, la crisi e le tante lotte locali hanno fatto capolino per ricordare che proprio in questa fase c’è bisogno di lottare e rivendicare i propri diritti. Come associazione Carlo Giuliani abbiamo deciso di invitare al nostro stand il movimento No Tav, forte qui a Parigi di un collettivo che si è formato da qualche mese, e la presenza del compagno Luca che è venuto a portare la sua testimonianza direttamente dalla valle, e di Lucà, compagno di Grenoble che ha parlato del movimento No Tav francese. Il dibattito del sabato ha così reso chiaro come il progetto del Tav, sia inutile sotto ogni punto di vista. Del punto di vista economico poiché troppo dispendioso ancor di più in un momento di crisi, dal punto di vista ambientale ben sapendo che esiste la presenza di amianto e uranio all’interno delle montagne che si vorrebbero sventrare, dal punto di vista sociale sconvolgendo la vita delle migliaia di abitanti della valle. Una battaglia che anche qui a Parigi sentiamo nostra perché dimostra come questo modello di sviluppo non è altro che un passo sempre più veloce verso la distruzione dell’ambiente che ci circonda.
Un modello di sviluppo che è incapace di rispondere alla crisi che ha generato, facendola pagare ai più deboli come i tanti precari, i giovani, i migranti mentre le banche s’ingrassano e i politicanti chiedono sacrifici divenuti ormai insostenibili. In un momento come questo la lotta No Tav ha raccolto tanti consensi da parte delle persone che si sono fermate allo stand per chiedere informazioni. Così dopo aver spiegato le ragioni del movimento e istigato il dubbio su chi non ne sapeva nulla, un semplice sorriso e un“Continuate così” è stato il miglior modo per capire che bisogna andare avanti e che non si deve mollare. E noi, qui da Parigi, continueremo a sostenere senza se e senza ma tutti coloro che in Valle
lottano ogni giorno per difenderla.
Viva la Valle che Resiste!!!