Il tempo della “narrazione”, l’arma vincente per parlare molto senza dire nulla, volge al termine; invece si avvicina, anche per Nichi Vendola, l’ora della chiarezza.
Se l’incertezza dello scenario nazionale, dove il caos regna sovrano a destra come a sinistra, concede al Governatore della Puglia di incrementare i propri consensi sfruttando abilità retoriche e sventolando la bandiere delle “primarie subito”, senza per questo dover chiarire le proprie posizioni programmatiche in virtù degli esistenti rapporti di forza anche all’interno del centrosinistra, l’avvicinarsi della tornata amministrativa, che coinvolgerà in primavera anche il comune di Torino, impone scelte che, certo, non passeranno inosservate.
Già la scorsa estate, quando ancora era fresca l’autocandidatura del leader di SEL a primarie mai convocate, fece discutere, negli ambienti della sinistra, l’apertura di Vendola a Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, di cui il Governatore pugliese elogiò “l’ottima amministrazione”.
“Ottima amministrazione” che, secondo la sinistra torinese, si è però contraddistinta negli anni per un appoggio attivo al progetto TAV Torino – Lione, per la malagestione della realtà del Centro di Identificazione ed Espulsione presente sul territorio comunale e per le convinte aperture ai teoremi di Marchionne.
Non stupisce, dunque, che nei giorni scorsi siano volati gli stracci fra i vertici del PD cittadino e la Federazione della Sinistra (comunisti, ex sinistra DS e sinistra Cgil): all’annuncio dei democratici di voler tener fuori la FdS dall’alleanza di centrosinistra, ha risposto in prima persona Paolo Ferrero, membro del coordinamento nazionale della Federazione, spiegando che la FdS sarebbe stata disponibile a ricostruire il centrosinistra della città solo nel caso di un’ipotetica (e già smentita) candidatura di Giorgio Airaudo, segretario nazionale FIOM, alle primarie di coalizione.
Stupisce ancora meno, dunque, che dal programma di coalizione, che il PD ha voluto delineare prima di svolgere le primarie, al fine di assicurarsi una linea politica chiara a prescindere dal candidato sindaco scelto, emerga il sostegno ai progetti di Marchionne di “riorganizzazione” di Fiat e dei rapporti sindacali e una netta posizione sul fronte del “Sì Tav”, in merito alla contestata linea di Alta Velocità che dovrebbe attraversare la Val di Susa.
I cinque candidati alle primarie, Piero Fassino, Davide Gariglio, Silvio Viale, Gianguido Passoni e Michele Curto, sottoscriveranno il testo entro la settimana.
Come detto arriva già stasera, invece, con la convocazione del comitato federale del partito, il tempo delle scelte per Sinistra Ecologia e Libertà, emanazione partitica del consenso personale di Vendola.
All’ordine del giorno della riunione, infatti, è posta la necessità di decidere – come ha spiegato il segretario provinciale Antonio Ferrentino – “se e chi appoggiare” alle primarie.
Va da sé, in ogni caso, che il sostegno ad un candidato, o in ogni caso la partecipazione alle primarie e alla coalizione, non potrebbe che essere accompagnato dalla sottoscrizione di quel programma che fa di Marchionne e della TAV due elementi cardine del futuro della città.
Un bel problema dopo che, come ha fatto Vendola, si è stati fino all’altro ieri ai cancelli di Mirafiori “con la Fiom senza se e senza ma”.
Mattia Nesti