Dopo la militarizzazione della valle di Susa con migliaia di pubblici dipendenti in divisa militare a difendere quattro trivelle, dopo gli incendi di stampo mafioso ai presidi di Bruzolo e Borgone, dopo i pestaggi polizieschi della serta tra il 17 e il 18 febbraio scorsi a Coldimosso e San Giorio, che hanno costretto all’ospedale in gravi condizioni Marinella e Simone, e decine di persone e amministratori a farsi medicare in altro modo, dopo i proclami di guerra contro i cittadini della Valle di Susa da parte del prefetto Padoin e dell’architetto costruttore di menzogne Virano, ecco che arrivano le lettere minatorie, peraltro non nuove. Stamattina è stata recapitata ad Alberto Perino, una delle persone più esposte del movimento NOTAV, una lettera minatoria che in maniera confusa e sgrammaticata minaccia tutti quelli che si oppongono al TAV e contemporaneamente rivendica gli incendi ai presidi.
La lettera, spedita da Torino il 20 febbraio, è stata consegnata oggi. Nel pomeriggio è stata presentata denuncia ai Carabinieri.
Il movimento NOTAV:
- esprime solidarietà ad Alberto Perino
- denuncia l’intimidazione di stampo mafioso rivolta non solo alla popolazione della Valle di Susa, ma a tutta la società civile
- attende un attestato concreto e visibile di solidarietà da parte delle forze politiche e delle istituzioni quali Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, sempre prodighe di attenzione nei confronti dei signori Chiamparino di Torino e Cribari di Susa quando sono oggetto di simili minacce
- ribadisce che queste intimidazioni non fanno che rafforzare la determinazione ad opporsi decisamente e democraticamente al TAV e alla mafia che lo sostiene.
NO TAV NO TRIVELLE NO MAFIA
Susa, 24 febbraio 2010
I comitati NOTAV della Valle di Susa, Val Sangone, Torino e cintura