Ecco la lettera appena spedita al caro Stefano Esposito, con preghiera di diffusione, grazie.
Caro futuro SIGNOR Esposito, campione dei carneadi, so che ha appena invitato alcuni di noi a fare la rivoluzione e ad entrare in clandestinità.
Ebbene, non ci speri, SIGNOR Esposito, lavoreremo nell’aarengo pubblico che lei infesta con la sua insopportabile e indegna presenza affinché le nullità assolute come lei, vergogna della politica e dell’Italia, tornino nella clandestinità che meritiano, quella della pattumiera della storia. Lei e gente della sua risma sono una vergogna per la classe politica, e lei poi è – obiettivamente – il nadir della feccia della politicanza ridicola e penosa. Il fatto che si ostini a credere se stesso una persona rispettabile, e non un galoppino arrivato a queste posizioni di micropotere nel modo che sappiamo (tutti SANNO come sei arrivato lì, caro, lo sanno TUTTI) non la esime dal sentire nel cuore del suo cuore che la gente che la conosce per quello che è (e non per quanto millanta) non avrà pace finché non la vedrà risepolto dalla stessa cloaca dalla quale proviene, nel deserto morale e intellettuale che bene la rappresenta.
Ho sempre avuto schifo a pensare di rivolgermi a lei, tuttavia ogni atteggiamento di tolleranza ha un suo limite. Le consiglio di cuore una cosa sola, SIGNOR Esposito: una lobotomia. Altro non le rimane per recuperare un po’ di senso della realtà.
Massimo Zucchetti