Lettera pubblicata il 16/6 su La Valsusa
Un flop.
Questo è stata la manifestazione/presidio a favore dei cantieri e dei presunti posti di lavoro alla Maddalena di Chiomonte e quindi a favore del tav.
La questura non si è prodigata questa volta a smentire i numeri dei manifestanti ( normalmente li dimezza nei cortei no tav che quindi dai 30.000 secondo gli organizzatori passano a 15.000 ) perché altrimenti avrebbe dovuto dire “un centinaio”.
Pochini. Sarà il clima rigido, o forse il fatto che in questa valle il tav lo vuole solo una piccolissima minoranza? E dal resto del Piemonte perché hanno mancato a questo importante appuntamento? E da Torino? Stai a vedere che i proponenti l’ opera Pd, pdl, lega, unione industriale ecc. ecc. non si sono accorti di essere isolati dalla base.
“Padroni a casa nostra”, “resistere, resistere, resistere” frasi distanti tra di loro nei contenuti ma mai come ora presenti e inspiegabilmente fuse assieme nelle diverse anime dei movimenti. E i vertici indaffarati a proclamare l’ uso del manganello fanno finta di non accorgersene. Salvo poi fare i conti con le novità degli esiti elettorali dove il pdl – lega perdono importanti città e il pd fa finta di gioire in quei comuni ( Milano e Napoli comprese) o Alpignano, più vicina a noi, dove è semiscomparso dalla scena.
Un bella occasione sprecata per Fassino,Chiamparino, Cota, Bonino e Mariella Enoc ( la famosa maggioranza silenziosa) colpevoli con la loro assenza di aver fatto mancare il quorum a quota numero 105 partecipanti ( secondo la Questura…).
Comodo pontificare da una bella sala torinese invocando l’ uso della forza o l’ insediamento di un’ area militare e poi disertare gli appuntamenti “numerici” e lasciare i già pochi militanti soli soletti. Lasciare il popolino a fare il lavoro “sporco”, dopo un lungo viaggio in pullman, sotto la pioggia!
Mariella Enoc, presidente di Confindustria Piemonte, procuratrice dell’ ospedale Cottolengo, con numerosi riconoscimenti a suo carico per l’ impegno sociale, si schiera apertamente per un intervento non morbido.
Gentile Signora Enoc, l’ ha mai presa Lei una manganellata sul naso, sui denti o sugli zigomi mentre è intenta a fare una delle tante belle cose in cui crede con tutta l’ anima e con tutto il cuore? Noi, in valle abbiamo visto donne come lei piangere prima dal dolore e poi dalla rabbia dopo essere state picchiate dai cittadini dell’ ordine durante le manifestazioni no tav. Il loro sangue non colava su eleganti tailleur color albicocca, non si sarebbe intonato.
Dal sito LA STAMPA. it del 28 maggio leggiamo in un articolo dal titolo “ la tav va fatta ad ogni costo” un pezzo che la riguarda e che vogliamo riportare integralmente comprese le parole virgolettate.
Mariella Enoc, presidente di Confindustria Piemonte, racconta di una lettera scritta al Vescovo di Torino , Monsignor Nosiglia, da recapitare al Vescovo di Susa e ai parroci perché “ evitino di diventare una forza no tav”. E infine l’ invito alla società civile valsusina “perché trovi la forza di ribellarsi a chi impone con un clima di intimidazione mafiosa la volontà di una minoranza rispetto a quella di una maggioranza silenziosa”.
Vorremmo tanto che l’ articolista avesse storpiato le sue parole. E in tal caso la invitiamo a provvedere. In caso contrario abbiamo il dovere di proseguire la stesura della presente.
Quante lettere ha scritto nella sua lunga carriera a vescovi e sacerdoti? E quante volte ha avvisato la carta stampata di averlo fatto? Sarebbe bello avere una copia di tale lettera e siamo sicuri che miracolosamente la provvidenza darà soddisfazione a questo nostro desiderio. Strano però che al popolo no tav non sia mai venuto in mente di scrivere all’ Arcivescovo di Torino e ai parroci chiedendo loro di evitare di diventare una forza si tav. E poi di fare un comunicato stampa.
Forse perché nell’ intimo di ciascuno di noi ed ognuno secondo i propri metodi e le proprie sensibilità ci siamo rivolti direttamente più in alto, molto più in alto! Non per chiedere che le cose si risolvano a nostro favore ( sarebbe troppo bello, ma i misteriosi piani divini, il libero arbitrio e la fragilità umana no ce lo consentono) ma per avere la forza di sopportare con dignità e coraggio le ingiustizie ( manganellate comprese); la perseveranza nel rincorrere quella che noi consideriamo essere la verità; la scienza e l’ intelletto per diffonderla; la prudenza nelle decisioni da prendere nei momenti difficili.
Venga a trovarci un giorno al presidio della Maddalena o chieda a quei sacerdoti che ci sono già stati che aria si respira. Nulla a che vedere con il clima di “intimidazione mafiosa” riportato ingiustamente e con molta leggerezza nella sua intervista.
Troverà un luogo magico sotto tutti gli aspetti e , solo dopo, se vorrà, potrà ancora giudicarci anche duramente.
Non sappiamo come andrà a finire questa storia lunga vent’anni ma abbiamo sotto gli occhi di tutti un movimento che per la sua tenacia, solidarietà e profondo senso di umanità ha sicuramente qualche cosa di spirituale e soprannaturale. E non c’ è lettera scritta da mano d’ uomo ( o di donna) che possa competere con questi semplici, ma grandiosi miracoli quotidiani .
Distinti saluti.
Galliano Mauro e Bunino Chiara ( cittadini di Condove )