E’ ormai uno soprt che va di moda nel mondo del giornalismo. Accade qualcosa di grave in Italia e la colpa è dei no tav della Valle di Susa. Oggi la competizione ha forse raggiunto il suo culmine. Mentre ancora si spegnevano i roghi di Roma, ecco apparire sui giornali che la fucina dei violenti sono i boschi valsusini.
Il tentativo è fin troppo chiaro: affossare la giornata di domenica 23 ottobre a Giaglione e demolire un movimento che da vent’ anni impedisce a lorsignori di fare i loro comodi e ingrassare le già troppo piene pance.
A dar man forte i soliti noti politicanti con l’accoppiata Esposito/Ghiglia (PD+L) in prima linea.
Cari voi tutti, sprecate tempo (che è pagato da noi). Il 23 saremo tanti a Giaglione, con i nostri volti ben in vista perchè ciò che faremo non sarà nè violento nè illegale.
Non è violenza tagliare delle reti, ed è ripristinare la legalità se quelle reti sono abusive. Sarà una manifestazione come sempre popolare, dove ci sarà spazio per tutti e dove gli obiettivi e le regole sono chiari.
Per finire ci riserviamo una battuta al buon Esposito che, nel suo sproloquio con il fido Numa, paragona la manifestazione di domenica allo sfondamento della porta di casa da parte di sconosciuti che poi pretendono anche di essere applauditi dal padrone di casa.
Ma il dis-onorevole ha ragione, ed è per questo che domenica saremo legittimati a tagliare le reti: perchè la Maddalena e la casa di tutti quelli che stanno difendendo un territorio e un futuro.Il 27 giugno quella casa è stata occupata con violenza e poi devastata dalle forze dell’ordine mandate da lorsignori.
Ritornarci è un dovere, fermare il tav è una certezza.
“diamoci un taglio”
domenica 23 ore 10.30 Giaglione
comitato no tav spinta dal bass – spazio sociale libertario Takuma