Ieri è arrivato il via libera (politico) locale all’intervento per tentare di aprire il cantiere de la Maddalena a Chiomonte. In una tavolata all’Unione Industriale, dove convergono più interessi economici e politici ecco che: Sergio Chiamparino, Piero Fassino, Barbara Bonino, Antonio Saitta, Mino Giachino,Gianfranco Carbonato (pres. Industriali)Luigi Rossi di Montelera, presidente di Transpadana, Alessandro Barberis (Camera di Commercio), Maria Luisa Coppa (Ascom-Confcommercio), Massimo Guerrini (Api), Daniele Vaccarino (Cna) si sono riuniti in un sol coro che parlando la stessa lingu, ha chiesto al governo di dare il via libera all’intervento delle forze dell’ordine per aprire il cantiere, CON LA PAROLA D’ORDINE:” “Il cantiere della Tav va aperto a ogni costo”
Qualcuno l’ha definito il “gotha” piemontese del potere, noi lo delfineremmo più la cricca dei tifosi del potere, visto che tra gli interventi maggiormente significativi spicca Barbara Bonino, assessore regionale alle Infrastrutture: «Il problema non è definire come devono comportarsi le forze dell’ordine ma quale sarà l’atteggiamento dei manifestanti. Per quanto riguarda la Regione non esistono limiti di ingaggio nel difendere la legalità». Anche il presidente della Provincia, Antonio Saitta non ha dubbi: «Usare la forza? Certo, se necessario», e poi via via con il solito refrain. Giusto per non alimentare la tensione come si dice in questi casi.
«Basta parole. Basta progetti di lungo periodo come andare nelle scuole. Abbiamo ancora cinque giorni di tempo per far partire i lavori e allora dobbiamo chiedere a Maroni di mettere in campo tutte le azioni che possano garantire la legalità nel rispetto delle regole» ha detto Chiamparino e poi via via gli altri tutti a tifare per le forze dell’ordine nel nome del progresso e del lavoro.
Non sono mancate la parole di Stima per la Cisl e Bonanni che con una vera e propria provocazione ha convocato una qualche iniziativa semi clandestina in Valle di Susa, invitandoci anche gli altri sindacati.
In assemblea a Bussoleno, qualcuno sosteneva che di fronte in questa battaglia, non abbiamo persone degne, è questa ne è la dimostrazione. Si Tav, Si lavoro, arrestiamoli tutti, usiamo la forza, e’ ora…più di così non riescono mai a dire.
Peccato che il baluardo della legalità rappresentato dalla Bonino veniva scalfito nelle stesse ore dall’arresto del clan dei collaboratori della oramai ex assessore alla sanità piemontese Ferrero…Gente sempre pronta a dare lezioni, peccato che poi la realtà arriva sempre come un macigno.
La lobby si mette l’elmetto (o meglio chiede che se lo mettano gli agenti) a pochi giorni dal 31 maggio, staremo a vedere se saranno almeno in grado da tifosi di fare delle belle coreografie!