Anche oggi, come ormai da 2 anni a questa parte, la redazione della Stampa coinvolge il pennivendolo Numa nella campagna di informazione sul Movimento No Tav e sui suoi componenti : poco importa se tale coinvolgimento è costato anche in termini di patteggiamenti e querele, il Numa Romanzo rende affascinante e inquietante (a seconda delle parti in causa) tutto ciò che è il Movimento : dalla brillantezza (?) delle azioni di polizia, ai precedenti legali delle persone nel Movimento, dimenticandosi volutamente di ‘indagare’ sulla ditta Italcoge (e il sicuro fallimento a cui essa sarebbe arrivata), sui pestaggi della polizia nel cantiere, e sui feriti del corteo del 3 luglio (in fondo per giorni un ragazzo di 19 anni era in ospedale, ma è più facile alzare la cornetta e inventarsi delle filastrocche montate ad arte).
Ed anche oggi la filastrocca è arrivata : da una discussione animata, passa all’ aggressione, schiaffi, pugni e chissà quanto ancora; dalla possibile battitura impedita a colpi di gas urticante ed idranti lascia spazio a sassaiole fino alle 6 del mattino , dallo sparo di lacrimogeni che feriscono lievemente 2 persone alla fine nel “mito” Turi.
Quanta fantasia,quanta creatività sprecata in un giornale che dovrebbe raccontare i fatti, e non la saga dei romanzi Fantasy de ‘Il Diario del Vampiro’, e ce ne sono molte di cose da raccontare in questi 22 anni di lotta, non il semplice gossip da cronaca nera.