Sempre nella giornata di ieri il Partito Democratico, ormai indefinibile in alcun ulteriore modo, tocca il suo fondo, nominando un commissario per la VAlle di Susa che ha il compito di riportare ordine in un territorio avverso alla burocrazia “democratica”. Sarà Luciano Marengo il commissario (più con titolo poliziesco che di lontana memoria quello politico…), Morgando, segretario regionale del Pd, spiega «perché le iniziative del partito e la sua azione amministrativa sul territorio siano finalmente coerenti con gli indirizzi del partito in tema di Torino-Lione». Marengo sarà affiancato da una commissione di tre componenti: l´onorevole Mario Lovelli, l´europarlamentare Gianluca Susta e Giorgio Giani, ex-assessore provinciale alla pianificazione territoriale. Queste le decisioni dopo aver ricevuto il provvedimento della commissione regionale di garanzia, che conferma la «grave e reiterata violazione di due articoli dello Statuto nazionale e regionale del partito» da parte degli amministratori, in particolare del presidente della Comunità montana Sandro Plano e del coordinatore Pacifico Bancheri, giudicati i protagonisti dell´accordo con le liste No Tav.
Insomma non si capisce cosa abbiano violato gli ammnistratori valsusini, ma intanto la barca che affonda lancia un segnale…che pena!
Ascolta il commento con Lele Rizzo, Comitato di lotta popolare No Tav di Bussoleno