Partecipata e ricca di contenuti quest’anno la fiaccolata della val di Susa in occasione del 25 aprile. Il percorso come sempre è stato scelto a tema, cercando di toccare paesi che in quest’anno o in questo particolare periodo siano centarli per questa data. La fiaccolata è così partita da Sant’Ambrogio, comune colpito in maniera devastante dal nuovo progetto dell’altà velocità ad Avigliana, comune che ospita uno dei tre ospedali di valle che grazie alla giunta Cota dovrà chiudere. L’ANPI delle sezioni val di Susa e val Sangone ha così voluto incentrare questo 25 aprile su un tema quanto mai centrale, la difesa dello stato sociale, con un importante documento politico assunto dai sindaci e dalla presidenza della comunità montana qui di seguito allegato. Questo 25 aprile è anche per l’ANPI della val di Susa il giorno del saluto e del ricordo di un compagno come pochi, Vittorio Arrigoni, a cui sono dedicate dai giovani, dai partigiani da tutti coloro che scenderanno in piazza questi giorni di manifestazioni. Così, con un sorriso e una lacrima, dal palco si sono letti due brani del suo diario da Gaza, chiudendo con un Restiamo Umani che si è alzato come un grido dalla piazza, seguito da un grande applauso.
ANPI VAL SUSA E VAL SANGONE
Un 25 Aprile portatore di valori e diritti.
In un momento così difficile per il nostro Paese riflettere sul valore della Resistenza diventa fondamentale. A quei giorni, a quegli anni, a quei giovani dobbiamo guardare per trovare le risposte a questi giorni, tanto attuali, quanto drammatici. In questo senso
guardiamo alle iniziative che come ogni anno vedono l’A.N.P.I. protagonista insieme a tutte le forze sociali e istituzionali delle nostre valli. Affinché questo ricordo sia vivo ed attuale, presente e guida in un momento dove le rotte e le strade sono annebbiate. Per le A.N.P.I. delle Valli Susa e Sangone il 25 aprile 2011 è il giorno della difesa della sanità, libera ed eguale per tutti, gratuita e pubblica. Ci sono diritti e risorse che non sono commerciabili: la salute è uno di questi. Quando le decisioni di chiusura di un ospedale sono mascherate dietro parametri economici di stabilità o “giusti tagli” per rispondere alle crisi economiche, noi rispondiamo che sono ingiuste. Chi oggi nega i diritti, chiude le frontiere, chiude gli ospedali, privatizza i servizi, privatizza la scuola pubblica, nega i valori della Resistenza. I valori che mossero i nostri partigiani per liberare il nostro Paese e assicurargli un futuro di civiltà, erano e sono altri: libertà, uguaglianza e giustizia sociale, per tutte e tutti. L’A.N.P.I. è sempre a fianco di chi li rivendica.
Ora e sempre Resistenza!!!