Perde le primarie del suo partito sel e un consigliere nella sua maggioranza comunale a causa delle sue posizioni riguardo alla tav
Le dichiarazioni del consigliere dimissionario Lorenza Rodinò: “Ho sempre pensato che l’ingresso in questo nuovo osservatorio fosse una forzatura:come ho ribadito più volte in maggioranza, a mio avviso partecipare ad un tavolo con quegli obiettivi metteva in discussione la contrarietà all’opera dichiarata nel programma tanto più che lo scorso inverno era stato il sindaco stesso a parlare di “dichiarazione di morte” dell’osservatorio, nonostante il tecnico di Sant’Antonino continuasse a parteciparvi. Col passare del tempo la mia distanza dalla maggioranza sul discorso tav è diventata sempre più pesante da sopportare. Penso alla ferma e statica promozione del Fare, per latro ormai superato, vista la recinzione della Maddalena, ma anche alle dichiarazioni di contrarietà al vecchio progetto e di apertura verso un nuovo progetto, come emerge dalla trasmissione online “Qourum”. Ma mi riferisco anche alla solidarietà al non cantiere e all’invito a non partecipare alla marcia no tav Giaglione Chiomonte del 30 luglio scorso, quando come in altre occasioni ero l’unica a rappresentare Sant’Antonino. O probabilmente solo me stessa e i miei 64 elettori.“
Questa una sintesi delle dichiarazioni rilasciate a Luna Nuova, bisettimanale di informazione locale da Lorenza Rodinò che ha abbandonato la maggioranza consiliare che oggi governa il comune di Sant’Antonino di Susa capitanata dal sindaco Antonio Ferrentino. Quest’ultimo è ormai noto tristemente alla cronaca locale valsusina per aver abbandonato la lotta no tav e la valle che lo aveva sostenuto durante il celebre inverno del 2005. Allontanamento verso nuovi lidi della politica cavalcando l’immagine di leader della protesta Ferrentino negli anni successivi aveva scelto la strada del consiglio provinciale torinese andando ad occupare una poltroncina donatagli da sel (sinistra e libertà, partito di Vendola per intenderci). Anche qui però le cose non sembrano andare meglio per il politicante che nelle ultime primarie torinesi accusa una grave sconfitta. Qui le proposte per il congresso di sel erano tre, una di difesa dei territori e ovviamente no tav, capitanata da Curto (consigliere comunale di torino) e appoggiata anche dalla Fiom, una seconda di Robotti ex comunisti italiani e collocata a destra nella linea di partito e in ultima una terza proprio di Ferrentino, ambigua e povera di contenuti, anche nel partito a metà, su posizioni di mediazione. La vittoria a sorpresa è arrivata per la prima mozione sbaragliando gli avversari e portando così al prossimo congresso provinciale Curto con una maggioranza a dir poco assoluta. Due sconfitte in una settimana quindi per il sindaco di Sant’Antonino che incassa la sfiducia nel partito e vede la sua maggioranza comunale sfilacciarsi.