Le donne del Movimento NO TAV, nell’esprimere la loro solidarietà a Elena e Marianna, rivendicano il diritto di manifestare la loro rabbia e contrarietà all’occupazione militare del territorio anche alle reti e ai cancelli del ”fortino” e dunque il proprio protagonismo non solo come massaie e infermiere.
Il fatto che siamo donne, a volte anche avanti con gli anni, ci rende agli occhi delle forze dell’ordine, prede più ambite perchè più facili, come già nel caso di Marinella a Coldimosso.
Ci attaccano coi lacrimogeni ancora prima di avvicinarci alle reti e ci hanno gasato pure all’interno della cucina alla maddalena…. ma non ci impediranno di continuare la nostra giusta lotta che ci troverà sempre in prima fila.
Non possiamo delegare il compito di difendere la Valsusa ad altri e siamo pronte a subirne le conseguenze, se necessario.
I politici tutti e il prefetto dovrebbero vergognarsi di questa loro viltà nel trincerarsi dietro a del filo spinato ( di fabbricazione israeliana!!!) per arginare la volontà popolare non avendo altri argomenti se non la forza dei militari.
Come donne rifiutiamo questi metodi e chiediamo che si rispetti la democrazia intesa come volontà popolare in questa valle terreno di scontro tra la popolazione e i partiti della casta.
Siamo costrette a forme di lotta dure e i giornali e le televisioni ci presentano come delle criminali.
Siamo invece delle donne consapevoli, lottiamo per difendere il nostro futuro e quello delle generazioni a venire e siamo fiere di essere parte attiva di un popolo pacifico e determinato nella difesa della propria terra.
Le donne presenti al coordinamento dei comitati di martedì 13 settembre:
marisa, saveria, titti, emanuela, simonetta, martina, antonella, gianna, sara, ermelinda, donatella, daniela, ermanna, nicoletta, claudia, renata, cellerina, giulia, claudia,bruna, rosanna, mariateresa, giovanna, gabriella, pina, cesira, mariachiara,marina, rosanna,marisa, sabina, elena, doriana, fabrizia, giuliana, maria, marina, valentina, monica, mariuccia, laura, sandra, franca, daniela, franca,……e le altre