Ci ha salutato Ugo Berga, classe 1922, commissario politico della 106 Brigata Garibaldi “G.Velino”. Eri salito in montagna, in val di Susa molto giovane, sfollato da Torino durante la guerra. Figlio di una famiglia atifascista avevi quei valori ben saldi dentro il tuo cuore e fin da subito, già dall’8 dicenbre del ’43 giurasti di lottare per la libertà. Anni difficili, sotto la dominazione nazifascista in cui questa terra e il mondo intero soffrivano. Tu facesti una scelta, chiara e netta, delicata come era nel tuo stile, determinata come il tuo sguardo. Una scelta di campo, essere partigiano contro i fascisti e i nazisti. Una scelta che mai rimpiangesti e che anzi rivendicasti fino in fondo. Da subito, nonostante la giovane età emersero le tue capacità, equilibrio, coraggio saggezza e visione d’insieme. Queste ultime ti valsero la nomina a commissario politico, la carica più impegnativa e difficile, non il comando militare ma la direzione complessiva. Con la tua brigata, con i compagni partigiani hai liberato e difeso una parte delle nostre montagne, una porzione di territorio libera in cui la vita, nonostante la guerra scorreva senza le assurde e atroci leggi fasciste. Molte volte di questo abbiamo parlato, della difficoltà di impostare una rotta nuova, di tracciare segni con una popolazione per impostarne un cammino. Dove c’era il buio, dove la dittatura aveva portato alla disfatta dell’8 settembre ’43 e alla dominazione tedesca tu hai costruito comunità, hai amministrato un territorio, hai fatto un atto rivoluzionario, con le armi ma ancor prima con le menti. Con i tuoi discorsi, con la fiducia che ti guadagnasti sul campo. Tutto, dai matrimoni ai funerali, della vita e della morte, applicando una giustizia popolare equa e vera fino alle più difficili e sofferte decisioni quali le esecuzioni dei collaborazionisti e delle spie. Questi forse sono stati i racconti più belli, gli insegnamenti più utili e i sogni che insieme abbiamo condiviso. Sono passati gli anni e la lotta no tav ci ha fatto ritornare un po’ tutti uniti e partigiani . Con il fazzoletto al collo ai cortei e alle maifestazioni, in mezzo ai giovani, in mezzo alla lotta, in clarea, di nuovo in montagna. Il tuo sguardo non lo dimenticheremo facilmente, dentro quegli occhi c’è la storia della nostra terra e del nostro popolo. In quella profondità e in quella fermezza, dolce e delicata, c’era un qualcosa che colpiva. Da subito si capiva di avere di fronte un vero comandante, non quelli dei romanzi o dei dipinti ma un padre a cui chiunque avrebbe affidato un figlio. Un uomo umile e sincero a cui un popolo intero ha fatto riferimento.
Ciao commissario politico Ugo Berga
Che la terra ti sia lieve
Alleghiamo un bellissimo scritto che ben rappresenta la sua vita https://www.notav.info/post/21-febbraio-partigiani-e-sezioni-anpi-a-fianco-del-movimento-notav/