Continuano senza sosta le iniziative di disturbo al fortino delle forze dell’ordine in Val di Susa. Nella giornata di ieri, dopo una bella serata al presidio di Chiomonte e il concerto partecipatissimo di Marco Rovelli, gli attivisti No Tav hanno deciso di muoversi verso il cancello della centrale elettrica per la consueta “battitura” ai guard rail. Immediata è stata la reazione delle forze dell’ordine che, dapprima con gli idranti, hanno poi lanciato decine di lacrimogeni sulle persone attestate di fronte al cancello della centrale e sul ponte a ridosso del presidio.
Il lancio di lacromogeni ha provocato diversi feriti sia perchè inaspettato, sia perchè diversi sono stati quelli lanciati ad altezza uomo, quindi sulle persone in movimento e sulle macchine che provavano ad allontanarsi. E’ stata chiamata anche un’ambulanza per un ragazzo colpito da un lacrimogeno in testa, ma da subito le sue condizioni non sono apparse gravi e se l’è cavata con pochi punti di sutura.
In nottata c’è stato il fermo di un giovane ragazzo francese che con altri 4 stava percorrendo il sentiero che va dalla centrale alla baita in Clarea. Inseguito dalla polizia , non è riuscito a mettersi in salvo come i suoi amici, ma in mattinata è stato rilasciato.
La reazione delle forze dell’ordine conferma quella che è un po’ la sensazione diffusa in valle: azioni di disturbo quasi quotidiane, alle reti e al cancello, per tutto il mese di agosto, stanno mettendo in difficoltà i “tutori” della legge costretti a presidiare una zona ampia e difficilmente difendibile. L’umore degli attivisti No Tav è quindi alto e numerose sono le proposte in fase di elaborazione per il prossimo mese di mobilitazione.
A sarà dura, ma per loro!