Ieri in occasione della prima mobilitazione nazionale anche noi studenti della Valsusa siamo scesi a Torino.
Grazie a un grosso lavoro di informazione nelle scuole e di iniziative per spiegare i contenuti di questo corteo, la partecipazione degli studenti valsusini è stata ottima. Fin da subito abbiamo voluto riprenderci le strade così all’uscita della stazione Porta Nuova siamo partiti in corteo per raggiungere in concentramento in Piazza Arbarello. Ci aspettavano gli studenti degli istituti di Torino che ci hanno accolti con applausi e slogan.
Intorno alle 10 è partito il corteo in direnzione del centro, con l’obbiettivo di arrivare a Palazzo Lascaris, sede del consiglio della Regione.In via XX settembre, a proteggere questo palazzo del potere era schierato un forte ingente di forze dell’ordine con due blindati a rafforzarne lo sbarramento. Dopo 45 minuti di attesa, tra la richiesta da parte degli studenti di poter passare e il rifiuto della Questura, sono iniziati il lanci di uova di vernice e fumogeni.
La risposta è stata una prima violenta carica in cui alcuni di noi sono stati fermati, picchiati e identificati seguita da una seconda altrettanto lunga e esagerata.
Tra i fermi della giornata ricordiamo uno studente della Valle che a fine corteo mentre stava tornando a casa è stato inseguito dalla Digos, fermato e portato in Questura. E’ stato rilasciato solo dopo esser stato perquisito, identificato e denuciato.
Tra gli studenti che non si sono lasciati intimidire dalla violenza utilizzata, ma anzi incitavano gli altri ragazzi a non lasciare il corteo, c’eravamo anche noi valsusini. Questa è la dimostrazione che noi saremo sempre presenti a contestare le politiche di questo governo, preoccupato a far guadagnare i soliti noti con cantieri inutili e a chiedere sacrifici a lavoratori e studenti e a contestare chi protegge quelli che rovinano la nostra vita.
Dalla Valle nelle scuole e nelle piazze! A sarà dura, per loro!
Studenti e studentesse No Tav- Kgn