Il 23 marzo, giorno della grande manifestazione No Tav in Val di Susa, è anche un giorno per richiamare di nuovo l’attenzione sulla situazione a L’Aquila.
Dopo il terremoto del 6 aprile 2009 L’Aquila è, assieme all’Emilia, uno dei drammi del nostro paese. Negli ultimi quattro anni a L’Aquila si è speculato, con la complicità dei governi e della Protezione Civile, sulla pelle delle vittime e della popolazione, approfittando dei danni e dell’emergenza causati dal sisma e dei soldi pubblici destinati alla ricostruzione. Sono state costruite delle costosissime “New Towns”, cementificando il verde attorno alla città, milioni e milioni di euro sono stati buttati via in appalti senza controllo a vantaggio di “amici di amici”, mentre il recupero del centro, degli edifici storici e del patrimonio artistico è ancora quasi del tutto fermo. La città soffre condizioni economiche e sociali disastrose, che amplificano moltissimo la situazione di crisi generale. Nessun governo e nessun partito è mai concretamente intervenuto per risolvere questa situazione: al contrario, finora L’Aquila e la sua tragedia sono state usate solo come passerella per la propaganda elettorale, o come banchetto per le varie cricche di affari legate alla politica.
Le aquilane e gli aquilani si trovano ora a subire l’ennesima beffa: l’ex governo, nella persona del ministro Fabrizio Barca, ha infatti recentemente annunciato l’avvio della cosiddetta “Ricostruzione pesante” (quella degli edifici più antichi e danneggiati del centro storico) per il 21 marzo. Ma non c’è ancora traccia né di fondi certi, né di programmi e progetti concreti.
La popolazione aquilana – comitati, associazioni, artisti, donne e uomini – che ogni giorno si batte per vedere la propria città ricostruita con dignità e giustizia, ha quindi organizzato per sabato 23 marzo la Festa della (non) ricostruzione: un’occasione per tornare in tanti nel centro storico martoriato e ancora chiuso, per denunciare, con ironia ma non per questo con meno forza, la realtà della situazione, e per discutere insieme come continuare a lottare per la propria città e la propria vita.
E’ importante sottolineare il legame naturale tra questi due eventi, la marcia No Tav e la Festa della (non) ricostruzione a L’Aquila: in un momento di crisi drammatica, non si ricostruiscono le case di chi ha subito un terremoto, ma si spendono miliardi in opere inutili e dannose. Tra queste due lotte la solidarietà è sempre stata e sarà sempre totale: il 23 le due manifestazioni saranno in collegamento per ribadire ancora una volta che dire No Tav è anche dire che l’unica grande opera utile è ricostruire L’Aquila, così come i comuni emiliani, e mettere in sicurezza i nostri territori a rischio idro-geologico.
Di seguito il comunicato del comitato 3e32, promotore dell’iniziativa.
Sabato a L’Aquila si festeggia la [non] ricostruzione
Sabato 23 marzo scendiamo in Piazza Palazzo a festeggiare la [non] ricostruzione! Aspettando la ricostruzione vera, una festa per esorcizzare la “mancata ricostruzione”. Una provocazione ideata 3e32/CaseMatte, alla quale hanno aderito moltissime associazioni e comitati cittadini per partecipare e promuovere una non-stop di spettacoli ed eventi simbolici sulla “ricostruzione mancata”.
A quasi 4 anni dal terremoto, il Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, annuncia solennemente in diretta nazionale (Presa Diretta su Rai3) che il 21 marzo sarebbe partita la ricostruzione del centro storico dell’Aquila. Saremo diffidenti, o abbiamo problemi alla vista, ma al momento in centro non si vede ancora neanche una gru in movimento. Forse compariranno tutte magicamente il 21! Al momento l’unico evento programmato per quella data è la visita del ministro Barca, forse in compagnia di (nientemeno che) Gianni Letta. Volto nuovo della politica e delle cricche d’affari che in questi anni hanno amministrato il processo di ricostruzione, con gli evidenti risultati che tutti conosciamo.
Unico elemento certo la totale mancanza di certezze: a L’Aquila si vive in una perenne fase di transizione, nel corso della quale i cittadini hanno assistito a dichiarazioni e rimbalzi di responsabilità; ad annunci e smentite continue sulle risorse a disposizione. Questo c’impedisce di poter pianificare il nostro presente ed il nostro futuro. A questa incertezza logorante si aggiunge la mancata ripresa della vita sociale, non esistono luoghi di aggregazione né nel centro storico de L’Aquila, né in nessun altro centro storico del cratere colpito dal sisma, eccezion fatta per qualche piccolo coraggioso esempio di esperienza sociale di autogestione.
Per questo 3e32, 180amici L’Aquila, Appello per L’Aquila, Arcigay, Artisti Aquilani Onlus, Asscult Arti e Spettacolo, Asilo Occupato, Assemblea cittadina L’Aquila, Bibliobus, Biblioteca della donne Melusine – Centro Antiviolenza L’Aquila, Circolo Arci Querencia, Circolo Legambiente Abruzzo Beni Culturali, Comitato Sisma.12 Emilia, Comitato Donne Terre-Mutate, Comitato territoriale Arci L’Aquila, Comitatus Aquilanus, E.Co.FeBio L’Aquila, Libera, Mu.sp.a.c. e UdS il 23 marzo scenderanno in piazza Palazzo per festeggiare l’inizio della “ricostruzione” con un ricco programma di eventi e spettacoli a partire dalle ore 16: un concorsone a premi per la “migliore balla post-sismica”, un tour fotografico cittadino per immortalare «la città ricostruita e documentare il suo stato», un mercato contadino, inaugurazioni simboliche di edifici pubblici e di mancate “promesse annunciate”, concerti, videoproiezioni e spettacoli.
Oggi più che mai è necessario e vitale tornare a mobilitarsi tutti insieme e “festeggiare” il 23 marzo in piazza palazzo, rianimare il nostro spirito di partecipazione e di aggregazione, e rimettere al centro del dibattito politico nazionale la ricostruzione de L’Aquila e dei Comuni del cratere. Di fronte alle ennesime mancate promesse delle istituzioni, la società civile può e deve dare avvio ad una nuova fase, rilanciando la battaglia per i diritti negati a questo territorio.
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IL PROGRAMMA:
ore 15:
“Una città chiamata L’Aquila” passeggiata collettiva per fotografare la città ricostruita e documentare il suo stato. In diretta su twitter hashtag #ricostruzione o sulla pagina Facebook “una città chiamata L’Aquila – fotografa la ricostruzione”;
dalle 16 e per tutto il pomeriggio:
– Inaugurazioni biblioteca provinciale, videoproiezioni, lezioni universitarie, installazioni artistiche;
– Torna in piazza il mercato dei nostri contadini!
– Videoproiezione di “Nuvole” a cura di AssCult Arti e Spettacolo;
– Ambrogio Sparagna e gli organetti di Maranola animeranno il mercato contadino e poi faranno un percorso itinerante a suon di musica;
– Anna Barile e “voci dal Cratere”;
– Negroserio (pop – cantaturale);
Dalle 21 fino a notte:
– Lo spettacolo di Miss Ricostruzione (Lady Vanesia);
– Khani Scjoti (Funk – Rock);
– Dj Aleph One (Funky Hip Hop);
– Dj Rocker Butch (Rock’n Roll – Rockabilly).
Presenta la serata Rock’n Rollo!!
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INFO e CONTATTI
caseMatte Collemaggio, Ex Ospedale Psichiatrico
L’Aquila
0862/204406
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