Paul Murphy, eurodeputato irlandese che con la Freedom Flotilla 2 cercava di raggiungere Gaza per violare l’embargo e portare aiuti umanitari è stato arrestato con altri attivisti dall’esercito israeliano ed è ora detenuto nelle carceri di Israele. Le informazioni non stanno circolando.
Dobbiamo chiedere l’immediata liberazione di tutti gli arrestati.
Paul Murphy è ben conosciuto in Valle di Susa,non solo come successore di Joe Higgins al Parlamento Europeo, ma perchè è stato in Valle, al Convegno contro le Grandi Opere, alla baita Clarea e lungo le reti del fortino: Infine ha visitato in carcere alle Vallette il compagno romano arrestato presso il Clarea in agosto. Come vediamo, la sua militanza non è solo formale e dimostra di mettere in pratica quanto aveva affermato: che le cariche istituzionali non hanno senso se non come strumento delle lotte.
tratto da RESISTENZE – Il 04 novembre, l’eurodeputato del Socialist Party (Comitato per un Internazionale dei lavoratori-Irlanda), Paul Murphy, è stato arrestato dall’esercito israeliano, insieme ad altri attivisti della Freedom Flotilla Waves. La flottiglia , la nave irlandese, Saoirse MV, e la nave canadese, The Tahrir ha tentato di recarsi a Gaza, per fornire aiuti umanitari alla popolazione palestinese. La marina israeliana ha utilizzato un potente cannone ad acqua contro il ponte della Saoirse. I manifestanti sono stati presi in custodia della polizia israeliana e le autorità di immigrazione CHE li accusa di aver tentato di entrare in Israele “illegalmente”. In realtà, la nave é stata assaltata nelle acque internazionali durante il tragitto verso Gaza.
Paul Murphy è riuscito a fare una telefonata (ascoltata dalle autorità del carcere) di tre minuti ieri dalla prigione di Givon, in Israele. Paul ha fornito un resoconto dei maltrattamenti che lui e altri suoi compagni di prigionia hanno subito: “La nostra barca é stata quasi affondata abbordata dalla marina israeliana. La gente é stata ammanettata e privata di tutti gli effetti personali. “Nella prigione di Givon, le autorità hanno cercato di disorientarci attraverso la privazione del sonno e la rimozione dei nostri orologi e dell’orologio del carcere. Non ci é stata detto per quanto tempo saremo rimasti qui prima dell’espulsione. Ci è stato negato il nostro diritto dalla legge israeliana a contattare le nostre famiglie entro 24 ore dal nostro arresto. “Grazie alle nostre proteste il nostro trattamento è migliorato e ci hanno restituito alcuni libri e del materiale per scrivere”. “Oggi stesso dovremmo incontrare l’ambasciatore irlandese e abbiamo ricevuto assistenza dal consolato. Chiediamo al governo Irlandese di attivarsi presso le autorità israeliane per il nostro rilascio immediato. “Lo scopo della nostra missione non cambia anzi. Nella sua volontà di impedire che gli aiuti destinati ai poverissimi di Gaza possano entrare nel paese lo stato Israeliano ha dimostrato nuovamente la sua natura criminale. ”
I sostenitori del CWI in Israele si battono per la liberazione di Paul e di tutti i detenuti, ieri hanno organizzato delle proteste a Haiffa e Tel-Aviv. Hanno in programma nuove proteste anche per oggi, che coincidono con le quattro ore di sciopero generale in tutto il paese. La nave irlandese ha convocato una manifestazione di protesta fuori del Dipartimento degli affari esteri, Israeliano a Dublino oggi.
Il CWI chiede ai suoi sostenitori di organizzare proteste davanti alle ambasciate israeliane o ai consolati nel vostro paese chiedendo l’immediato rilascio di Paul Murphy e tutti gli altri attivisti della Saoirse e della Tahrir. Inoltre, si prega di inviare lettere e e-mail di protesta alle autorità del carcere Givon: Numero di fax +97289193261 Numero di telefono +972.8.919.32.60
Qui’ sotto una lettera tipo :
Mr ambassador, Mr Minister, We strongly protest against the illegal detention of 21 activists from the Freedom Flotilla to Gaza. Amongst them is a member of the European Parlaiment, Paul Murphy. The Freedom Flotilla was heading to Gaza to deliver humanitarian goods such as medicines. The boats had no intention to enter Israel. The Israeli army has in reality hijacked the boats. We demand the immediate release of the activists and will step up protests against the repressive measures of the Israeli regime including the siege of Gaza.