PREMESSO
che da oltre dieci anni Amministrazioni Comunali delle valli Susa e Sangone, comu-nità locali, associazioni, gruppi ambientalisti, comitati spontanei e semplici cittadini si battono civilmente e pacificamente per opporsi alla realizzazione della nuova linea ad alta velocità e capacità ferroviaria;
PRESO ATTO
che, alla luce di quanto emerso anche in sede d’Osservatorio, i dati dimostrano la pro-gressiva diminuzione di passeggeri e merci, la congruità della linea esistente, l’impossibilità di dirottare dalla strada il trasporto merci, il che si traduce nella so-stanziale inutilità dell’opera;
che inoltre, nel corso degli anni, sono emerse insuperabili criticità quali lo sproposita-to costo al chilometro, l’assenza di finanziamenti privati, persino la carenza di un rea-le e circostanziato progetto operativo, il che si traduce nella sostanziale non economi-cità dell’opera;
che nel corso degli anni sono ormai emersi inevitabili lati negativi quali l’ennesima devastazione ambientale, la lunghezza dei cantieri stimata in 20 anni, i rischi di pro-sciugamento delle sorgenti, i pericoli di dispersione d’amianto e uranio, l’alta proba-bilità d’infiltrazioni mafiose; il che si traduce nella sostanziale dannosità dell’opera;
CONSIDERATO
che in questo frangente la politica delle grandi opere altro non è che l’occasione per alcune lobbies imprenditoriali d’appropriarsi d’enormi investimenti di soldi pubblici sottraendoli a interventi sociali quali lavoro, istruzione, cultura, vivibilità, provocan-do nel contempo pesantissimi impatti ambientali;
VERIFICATO
che ben altre devono essere le priorità alla luce dell’attuale situazione sociale in cui versa sia la popolazione locale che l’intera Nazione, il cui indice di povertà s’aggira intorno al 13%, il tasso di disoccupazione supera l’8%, i comuni a rischio idrogeolo-gico sono intorno al 70%, le scuole a rischio e l’inquinamento hanno raggiunto indici altissimi;
ESPRIME
pieno sostegno a tutte le Amministrazioni locali e ai cittadini che, con perseveranza e civiltà continuano la loro fiera opposizione all’opera citata;
RIPUDIA
la logica di procedere ad oltranza nella politica delle Grandi Opere;
RICHIAMA
governo e parlamento ad una maggior sensibilità verso i reali e concreti interessi della collettività, ribadendo che la Costituzione, all’art. 41, ricorda che l’iniziativa econo-mica “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”;
E INVITA IL CONGRESSO PROVINCIALE
a recepire e approvare questa presa di posizione e a inoltrarla a sua volta al Congresso Nazionale.