Mancano pochi giorni alla marcia del 16 aprile da Bussoleno a San Didero. Per questo riteniamo importante ribadire in maniera chiara le motivazioni che spingono il Movimento No Tav a tornare a manifestare per le strade della Valsusa.
No alla guerra in quanto tale. Il Movimento No Tav non si schiera dalla parte di nessuno dei contendenti ma starà sempre dalla parte delle popolazioni vittime di decisioni politiche e azioni militari che portano solo dolore, morte e sofferenza.
Scendere in piazza per la Pace è un dovere non delegabile.
No all’aumento delle spese militari. In un momento di crisi dove tutto aumenta e le famiglie hanno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese, i nostri governanti aumentano la spesa militare. Indignarsi e scendere in piazza contro politici dissennati è anche questo un dovere non delegabile.
No a governi e governanti che da decenni portano avanti politiche legate alle lobbies del fossile, invece di intavolare un serio progetto di transizione ecologica. Il Sistema di sviluppo in cui viviamo e dunque la crisi ecologia è ambientale in cui versa il nostro Pianeta da ormai troppo tempo, sono strettamente collegati ad un’economia di Guerra che sia fa via via sempre più pericolosa: no alla dipendenza di questo Sistema dalle energie fossili, dall’agroindustria e dall’astrattivismo.
Come territorio da anni militarizzato non possiamo ricordare che con la forza e la violenza di Stato non si risolvono i conflitti ma si esasperano in maniera esponenziale.
Oggi più che mai vogliamo la completa smilitarizzazione della Valle di Susa e il ritiro di un progetto dannoso e devastante come la nuova linea ferroviaria Torino – Lione.