La Marcia Popolare No Tav del 12 giugno è ormai alle porte. Tutti i Comitati No Tav, per l’occasione, hanno deciso di costruire delle assemblee nei propri comuni di competenza, sostenuti dai Sindaci e dai Tecnici No Tav, proprio per affrontare insieme agli abitanti le importanti tematiche che ci portano ancora una volta a costruire un’iniziativa popolare e partecipata.
La necessità di incontrarsi e tornare a discutere insieme sulla gravità del devastante impatto ambientale, economico, sanitario e sociale messo in campo dal Tav è la spinta con cui sono nate queste assemblee diffuse sul territorio principalmente Valsusino, ma non solo.
Dopo 30 anni di lotta alla grande opera mortifera, sentiamo ancora il bisogno di mettere al centro le nostre importanti ragioni a fronte di un anno tragico in cui abbiamo visto e toccato con mano la fragilità del nostro sistema sanitario. Sentiamo la necessità di discutere e confrontarci su uno Stato che, di fronte a bisogni primari come salute, reddito, istruzione e lavoro, continua ad anteporre il profitto, che si manifesta con tanta violenza sulle teste di tutte e tutti, proponendo come risposta un’opera devastante che non solo impoverisce le già traballanti casse dello Stato sottraendo direttamente fondi necessari per l’intera popolazione, bensì contribuisce direttamente ad inquinare i territori mettendo a rischio la salute ambientale e di chi vive quei luoghi.
Ad aggiungersi a queste modalità dannose, che servono esclusivamente ad arricchire i soliti miseri gruppi di persone a discapito delle centinaia di migliaia di cittadini che nell’ultimo anno hanno perso il lavoro a causa della crisi prodotta dall’emergenza sanitaria, ci si mette anche la militarizzazione della Valsusa. Quest’ultima, spinta e voluta da Telt con il bene placido del Ministero dell’Interno e, quindi, della Questura di Torino, è un ulteriore aspetto pericoloso che mette seriamente a rischio la nostra libertà di dissenso e quella delle tante lotte territoriali in Italia.
Le stesse Amministrazioni cittadine hanno giustamente reagito a testa alta, collaborando al fianco del movimento No Tav, nella realizzazione di questi momenti assembleari, proprio perché continuano a non essere minimamente interpellate, anche quando di notte si presentano in forze oltre 200 agenti di polizia, pronti a stabilirsi fissi in Valsusa, senza nemmeno avvisare i vari Sindaci.
Queste sono solo alcune delle ragioni per cui ancora una volta abbiamo sentito la necessità di tornare a confrontarci nei nostre piccole comunità, ricercando quel confronto unico e indissolubile che ci ha permesso di resistere per 30 lunghi anni, costruendo una reale contrapposizione popolare ad un’opera inutile e dannosa, a differenza invece di chi, nel mondo politico, ne ha fatto sempre e solo un discorso propagandistico, cui l’unico obiettivo è sempre stato e continua ad essere quello di strizzare l’occhio alle lobbies che attraverso le grandi opere hanno sempre e solo guadagnato ingenti piani economici e di potere.
La lotta continua ed è sempre unico vedere come, nonostante siano passati molti anni, l’interesse a proseguire si senta vivo in ogni momento.
Per questo, dedichiamo questo spazio per raccogliere le immagini delle varie assemblee territoriali, preparatorie proprio alla Marcia Popolare di sabato 12 giugno che partirà da Bussoleno, in Piazza di Vittorio Veneto (piazza del mercato), alle ore 14.