A partire dalla fine di novembre la Valsusa e Torino saranno animati da iniziative, eventi e momenti di socialità che ci accompagneranno verso la manifestazione popolare dell’8 dicembre a Susa.
In una fase storica in cui la furia devastatrice della controparte si fa sentire forte e prepotente su tutto il nostro territorio, è necessario più che mai fare sentire la nostra voce nel contrastare questa opera inutile ed ecocida.
Se i lavori legati alla realizzazione della “mala opera” continueranno ad andare avanti, si prospettano anni a dir poco disastrosi: centinaia e centinaia di camion quotidianamente attraverseranno le statali e l’autostrada portando con sé materiale pericoloso per la salute dei e delle valsusine; la viabilità nei dintorni di Susa sarà modificata creando enormi disagi alla circolazione e la stazione della cittadina sarà destinata alla chiusura con gravi conseguenze sul piano economico che toccheranno tutti e tutte e in particolare gli istituti scolastici; ettari ed ettari di territorio verranno rasi al suolo e distrutti; l’intera conformazione della Valsusa verrà trasformata a tal punto da renderla a tutti gli effetti una “zona di sacrificio” utile solamente al profitto delle lobbies del tondino e del cemento.
Da trent’anni vediamo dirottare sulla costruzione della Torino-Lione ingenti risorse finanziarie mentre istruzione, sanità e cura del territorio sono sempre più al collasso. La Valsusa, nel corso del tempo, ha subito in tutti questi settori enormi tagli che sono andati a ripercuotersi sui cittadini e le cittadine: chiusura del punto nascite a Susa, frane, inondazioni e mancanza di pediatri e medici di famiglia sono solo alcuni esempi.
È arrivato di nuovo il momento di infilare gli scarponi e opporci fermamente alla costruzione della linea ad Alta Velocità Torino – Lione interponendo i nostri corpi, la difesa e la salvaguardia del nostro territorio a chi vuole trasformare la Valsusa in mero corridoio di cemento.
In gioco non c’è solo il nostro futuro ma anche quello delle generazioni a venire e della nostra amata terra!
Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare alle tante iniziative che animeranno la valle che resiste e che sfoceranno nella grande manifestazione popolare dell’8 dicembre a Susa.
Avanti No Tav!