Oltre centomila confezioni di materiale esplodente, del peso complessivo di circa quattro tonnellate e dal valore commerciale pari a un milione d’euro sono state sequestrate, alla periferia di Guidonia Montecelio, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Le indagini sono partite dalla zona della “Citta dell’Aria” dove le Fiamme Gialle della Compagnia di Tivoli stavano, da tempo, scandagliando il mercato abusivo dei “botti”. L’enorme quantitativo rinvenuto, abbinato alle indicibili modalità di custodia e alle superficiali condizioni dei locali – ubicati nei pressi del centro abitato – avrebbe potuto provocare un danno incalcolabile ai molti residenti della zona, esposti al serio rischio di una deflagrazione accidentale difficilmente controllabile. Il proprietario dei locali, un cittadino italiano, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli per i reati di fabbricazione e commercio abusivo di materie esplodenti e omessa denuncia di materiale esplodente. L’operazione si inquadra nell’ambito dei dispositivi di contrasto alla detenzione ed alla vendita illegale di materiale esplodente, predisposti in occasione delle imminenti festività e diretti a salvaguardare la popolazione sia dall’uso improprio dei fuochi leciti di fine anno che dai danni collaterali dell’impiego di quelli completamente illegali.
PAOLO E FORGI
Oggi, dopo 1 anno e 3 mesi di reclusione, sono tornati finalmente liberi. La sentenza di appello, pur confermando in buona parte l’impianto accusatorio formulato dalla Procura, ha ridotto la pena per Paolo e Forgi a 1 anno e 7 mesi (e al pagamento di una multa di più di 3000 euro). I due giovani No Tav hanno così potuto beneficiare della condizionale e il giudice ha stabilito l’immediata revoca della misura degli arresti domiciliari e la loro rimessa in libertà.