A un anno esatto dall’alba del 17 settembre 2020, quando sono venuti a prendere Dana per portarla alle Vallette, possiamo dire che questa storia abbia cambiato molt* di noi che mai prima avevano vissuto da vicino l’arresto in carcere di una sorella, di una persona cara che con generosità ha saputo dare molto al movimento No Tav.
L’arresto di Dana ha mostrato tutta la viltà di un sistema marcio che arriva ad incarcerare chi esprime il proprio dissenso, addirittura solo per l’espressione verbale di idee.
Ma in questo anno siamo anche cresciut*, ci portiamo a casa proprio da compagn* come Dana, ma anche Fabiola, Stella e Mattia che la dignità delle nostre ragioni e delle nostre vite vale molto di più delle loro manovre punitive. Che insieme siamo una potenza e possiamo davvero fare la differenza.
A testa alta, Dana è uscita di casa, un sorriso per tutte e tutti i No Tav che si erano mobilitati di corsa per accompagnarla, darle un altro saluto, non lasciarla sola. La solidarietà che abbiamo praticato ritorna ad essere il nostro collante più solido e indistruttibile.
Per questo Dana siamo orgogliosi di leggere e di avere tue notizie che con coraggio affronti questa detenzione domiciliare che ha ancora i suoi ostacoli, a volte fastidiosi. Ma sapere di essere dalla parte giusta di questa storia, è l’antidoto al loro dannoso potere.
La nostra vita vale più del loro profitto.
Il nostro futuro e quello del Pianeta non sono in vendita.
Forza Dana! Avanti No Tav!
Libertà per i/le No Tav!