“Aumentare la quantità e la qualità e dell’offerta ferroviaria italiana e l’ integrazione con la rete europea“: questi sono, secondo il sito di Trenitalia, gli obiettivi della rete ad alta velocità italiana. La consultazione del nuovo orario invernale di Trenitalia induce ad amare riflessioni su quale sia la considerazione di Trenitalia nei confronti degli utenti che usano il treno per scelta o per necessità. Dal 12 dicembre, per andare da Torino a Lione si dovranno utilizzare come minimo tre treni; nella combinazione più favorevole, occorre aggiungere anche un trasferimento dalla stazione Milano Rogoredo a Milano Centrale; se non perdete le coincidenze, ve la cavate in 7 ore e 49 minuti, passando per Milano e Ginevra. Per andare a Parigi occorrono, con la stessa combinazione di treni, 9 ore e 12 minuti. Le altre soluzioni, che in verità assomigliano a una vera e propria presa in giro degli utenti, possono essere verificate sul sito di Trenitalia provando a simulare un acquisto. Eppure, come tutti sanno, esiste una linea ferroviaria diretta che unisce Torino a Lione e poi a Parigi. Sul sito tgv-europe.it potrete verificare che da Torino a Lione si possono impiegare 3 ore e 40 con comode fermate a Oulx, Bardonecchia, Modane, Saint-Jean-de-Maurienne e Chambéry, mentre se si vuole arrivare fino a Parigi occorrono due ore in più. Ci sono due treni giornalieri dal lunedì al venerdì, mentre nel fine settimana i treni diventano tre. Sul sito di Trenitalia e nelle stazioni italiane non troverete questi orari e non potrete acquistare i biglietti: si tratta di treni gestiti dalle ferrovie francesi, quindi per Trenitalia non esistono e i biglietti si possono acquistare solo online. Sarebbe questa “l’integrazione con la rete europea” di Trenitalia? Perchè dobbiamo continuare ad ascoltare mirabolanti promesse sul TAV Torino-Lione quando Trenitalia non ritiene di dover attivare il servizio passeggeri sulla linea storica esistente?
Maria Cristina Ferro
Giaveno