Pubblichiamo e ci ripromettiamo di seguire con continuità la vicenda dei lavoratori Servirail ex Vagon Lits a cui va tutta la nostra solidarietà. I tagli ai treni utili, quelli pendolari o quelli notturni e l’alta velocità sono le due facce della medesima medaglia. Il lato bello e luccicante dei frecciarossa e il lato oscuro dei treni bestiame-pendolari e delle migrazioni notturne. I primi inutili, costosi e per pochi, gli altri utili, usati e con un bacino di utenti costretto all’uso dalla necessità al quale si può fornire qualsiasi tipo di servizio. Ecco allora i tagli ai treni pendolari, ai treni notte, ai treni dei poveri, ai treni di chi tanto è costretto a viaggare in treno perchè non può scegliere altro e prende quello che c’è. Per questi motivi ci sentiamo vicini ai lavoratori che oggi lottano per il loro lavoro ma anche e soprattutto per la difesa dei servizi pubblici contro le speculazioni dei privati o dei top manager come Moretti.
da infoaut.org Dopo i tetti occupati del palazzo in via Prenestina a Roma e la gru della Stazione Centrale di Milano, i lavoratori della Servirail Italia ex-Wagon Lits in lotta contro i licenziamenti che li hanno colpiti in tutt’Italia, ieri sera sono tornati a prendere parola e visibilità a Torino, con l’occupazione del grattacielo in costruzione di Intesa-SanPaolo, in via Inghilterra.
Nella tarda serata tre lavoratori sono saliti sulla costruzione, per proseguire anche sotto la Mole la contestazione del taglio dei treni notturni a media e lunga percorrenza, favorendo invece l’alta velocità, il che ha lasciato dall’11 dicembre a casa 800 persone in tante città, e relative famiglie…!
I lavoratori puntano diritto il dito contro colui che è stato l’artefice dell’operazione: l’amministratore delegato di Trenitalia Moretti: ‘Sopprime i treni notturni per favorire l’alta velocità, senza prendere in considerazione noi e tutti i passeggeri che il Frecciarossa non posso permetterselo’. Azzeccata anche la scelta del sito da andare ad occupare: il grattacielo della speculazione bancaria è stato promosso ed avallato dall’attuale ministro Passera, che è la personalità politica alla quale oggi chiedono risposte immediate, con l’occupazione!
Nelle parole dei lavoratori in lotta è importante al contempo cogliere la vertenza nazionale che collettivamente stanno costruendo a partire dalle stazioni ferroviarie dalle quali sono stati cacciati, da Torino a Messina, passando per Roma: ‘Insieme, con unità e solidarietà, riusciremo a salvaguardare la nostra dignità e a ripristinare i diritti nostri e dei nostri concittadini’.