(Adnkronos) – E’ fallita la Geo.Mont srl, societa’ della Val di Susa che l’anno scorso aveva eseguito i carotaggi per la Torino-Lione in Val di Susa e nel torinese. La ditta ha la stessa proprieta’ della Geomont Fondazioni speciali, azienda che attualmente sta eseguendo i lavori alla Maddalena di Chiomonte in vista della realizzazione della Torino-Lione. Lo ha deciso il Tribunale fallimentare di Torino dopo che qualche settimana fa il titolare della ditta, Giuseppe Benente, aveva portato i libri in tribunale.
Un passaggio di chiarimento va fatto, anche chi abita in val di Susa infatti stenta a capire come sia possibile che una ditta fallita possa in realtà ancora vincere degli appalti pubblici. La ditta Geomont srl e sottolineamo la ragione sociale aveva eseguto nell’inverno 2010 i famosi carotaggi geognostici per la nuova linea ferroviaria Torino Lione. In odore di fallimento e con una mare di tasse non versate il proprietario Beppe Benente aveva così deciso di portare i libri contabili in tribunale e dichiarare il fallimento. Oggi dopo alcuni mesi arriva appunto la risposta del tribunale che sancisce e dichiara fallita la ditta. Nel frattempo però, per non destare troppo scalpore il medesimo Benente ha deciso di spostare se stesso e i dipendenti in un’altra ditta di famiglia la Geomont fondazioni speciali. A quest’ultima ditta, con una trattativa privata (quindi senza una gara pubblica) con Ltf (società per la costruzione della Torino Lione) sono stati affidati i carotaggi del finto cantiere di Chiomonte. Continua così la storia di una ditta fallita che si è aggrappata alla mammella tav per continuare a succhiare denaro pubblico. Ma tutto questo è legittimo? Sicuramente non infrange nessuna legge e quindi lecito ma non legittimo. La stessa persona che un anno fa trivellava la valle di Susa in una inutile campagna di sondaggi geognostici oggi ha dichiarato fallimento e quindi non onorerà più nessun debito con l’erario (quindi niente tasse). La stessa persona oggi con uno strafottente sorriso si dichiara dipendente di una ditta fresca e vergine intestata a un suo famigliare e con gli stessi mezzi e gli stessi quattro operai continua a far finta di trivellare la val di Susa a Chiomonte. Sembra a volte di scrivere un libro di fantasia ma purtroppo questo è quanto succede oggi in val di Susa, questa è la realtà dell’alta velocità in Italia, un puro furto di denaro pubblico, nella sua semplicità devastante.