Era l’ormai lontano 2006 quando diventammo Cassandre, e iniziammo a dire che prima o poi ogni richiesta di fondi da parte dei Comuni della Valle, a prescindere dal merito, sarebbe stata magicamente tramutata in compensazione per la Torino Lione.
Ci siamo arrivati, nella maniera più smaccata possibile.
Per comprenderci: ogni Comune necessita continuamente di finanziamenti, perlomeno per ciò che fuoriesce dalla gestione ordinaria; questi fondi si ottengono tramite partecipazioni a bandi o richieste dirette agli enti “superiori”, come la Regione ad esempio.
E’ prassi comune, normale soprattutto per i piccoli comuni della Valle che non sono in grado di affrontare le molte necessità di un territorio che necessita di cura e manutenzione, come tutti del resto.
Ci sono richieste in coda da tempo, e mai finanziate o tantomeno vagliate dalla Regione o dallo Stato. Richieste impellenti, di lavori che mettono in sicurezza il territorio e la vita delle persone.
Inoltre se aggiungiamo i cambiamenti climatici ormai concreti, l’incendio del 2017 e gli eventi alluvionali, le criticità della Valle sono aumentate e conseguentemente le richieste delle varie amministrazioni, che han dovuto far fronte a esondazioni, smottamenti, frane…
Ora la Regione Piemonte ha raccolto – un po’ alla rinfusa- decine e decine di domande avanzate dai Comuni valsusini negli ultimi lustri e sta “offrendo” i relativi finanziamenti agli stessi, in separati incontri con gli amministratori, ovviamente inserendoli nella cornice “compensazioni per la Torino Lione”.
Tutte le richieste prese in considerazione sono totalmente avulse dall’opera, e la maggioranza di esse riguardano la salvaguardia del territorio, in alcuni casi l’incolumità della popolazione, cui le singole amministrazioni non possono assolutamente far fronte con i soli propri fondi.
E’ già una vergogna che in tutto questo tempo non siano state finanziate, ma del resto sappiamo perché! In questo Paese ci sono i soldi per il Tav e non per la sicurezza e l’incolumità delle persone, ed anzi ogni soldo dato per il Tav è rubato a qualcosa di utile per tutti e tutte. Verità non slogan!
Quindi siamo al ricatto bello e buono, ricatto politico e criminale perché evidentemente la vita di un abitante della Valle non vale abbastanza per le istituzioni così tanto democratiche da permettere una mossa così infima.
Perché sapete come funzionerà? Che se il comune in oggetto accetta la Torino Lione tutto a posto, arrivano i soldi per le compensazioni e vanno a finanziare i normali lavori che dovevano già essere finanziati con i fondi pubblici.
Se il comune non accetta le compensazioni, allora niente soldi per la salvaguardia del territorio e l’incolumità dei cittadini, perché gli unici fondi pubblici che saranno erogati sono “attenuazioni dell’impatto sul territorio della nuova linea ferroviaria”.
In un altro Paese questa trattativa mafiosa si chiamerebbe tentato omicidio, perché non elargire i dovuti fondi pubblici per le reali necessità della popolazione e del territorio in cui vive significa condannare a morte qualcuno di sicuro.
Inoltre tutto tramite trattativa singola e riservata, per spezzare l’unità dei comuni di Valle, che hanno sempre affrontato ogni situazione insieme.
E’ l’ennesima vergogna del Sistema Tav che non ha più il senso del limite!